Salvitelle festeggia San Sebastiano martire

Com’è ormai tradizione, la Comunità di Salvitelle, unitamente ai tanti concittadini che in tale circostanza ritornano in Paese dalle città del Nord Italia e dall’estero, si ritroverà, nell’ultima domenica di Agosto 2012, a festeggiare il suo Santo Patrono, San Sebastiano Martire. In tale circostanza si svolgono, come da tradizione centenaria, due importanti manifestazioni, uniche nel loro genere,- La corsa podistica dalla serra San Giacomo a piedi nudi- Lotta Greco-Romana Le Origini di detti avvenimenti che richiamano migliaia di spettatori si perdono nel tempo. Secondo alcune testimonianze, la gara podistica risalirebbe al 1791 quando ai tempi della dominazione francese la Serra S. Giacomo fu campo di esercitazione da parte dei fucilierifrancesi da montagna. I pastori del posto, legati anche loro alla Monarchia come tanti cittadini del Sud, per beffarsi dei soldati francesi i quali, prima di intraprendere la scalata, si stringevano ben bene gli scarponi, gareggiavano con loro, compiendo ascesa e discesa dal monte, a piedi scalzi tra la intricata e spinosa vegetazione del monte. Con la restaurazione della Monarchia venne aggiunta ai festeggiamenti di S. Sebastiano Martire, Patrono di Salvitelle, tale singolare corsa, dal momento che i festeggiamenti prevedevano solo l’incontro di Lotta greco – romana, risalendo questa al Pentathlon dell’antica Grecia. E cosi, oggi, come ieri, i giovani Salvitellesi, sono pronti ad emulare le gesta passate e a lasciar ancora traccia di un antico coraggio. Le regole del gioco sono rimaste le stesse. Possono partecipare concorrenti di ogni età, purché nati o residenti a Salvitelle. Le ferite sanguinanti provocate dai rovi e dal terreno molto accidentato vengono disinfettate, dopo che gli atleti hanno baciato ” per devozione ” il piede del simulacro di S. Sebastiano, in enormi tini colmi di vino rosso, tipico prodotto del posto.