Pedagogia di Stato

Angelo Cennamo

Diffidate dello Stato che si preoccupa della vostra salute. Per anni il salutismo etico ha trovato terreno fertile nel mondo dei motori : cinture di sicurezza per gli automobilisti, con schematismi cervellotici per i terzi trasportati dei sedili anteriori e posteriori, peggio se bambini, e casco obbligatorio per i motociclisti (anche per quelli adulti). Oggi, invece, il grande babbo, l’educatore pubblico, entra nei bar e nelle sale giochi per suggerirci cosa bere e come divertirci. I professori bocconiani, tra le bizze dello spread e la recessione incipiente, sono stati colti, infatti, da una folgorazione strabiliante; gli italiani per quest’autunno, oltre la disoccupazione, la benzina champagne e l’Imu, avranno due problemi in più : la coca cola e la gazzosa! Proprio cosi. Voi pensavate di esservi salvati la vita col casco e le cinture, ma non avevate fatto i conti con le bollicine e il caramello delle bibite gassate. Ma non e’ mai troppo tardi. Da oggi il grande babbo ci proteggera’ anche dai chinotti (pericolosi quanto la coca cola, ma più subdoli perche’ meno conosciuti). Bastera’ aggiungere una piccola tassa e vivremo bene come prima, come i nostri nonni e le nostre vecchie zie, che si ammazzavano col burro e gli insaccati, ma nel bicchiere al massimo si versavano due dita di rosso. Se poi ai nostri ragazzi gli andra’ di giocare a un videogame, dovranno andare a cercarselo oltre i 500 m dalla scuola : giocarsi qualche spicciolo dopo una maratona, si sa, fa meno male. Fa meno male, soprattutto, giocarsi il proprio denaro al lotto o ai gratta e vinci dei monopoli pubblici; per quelli, infatti, non ci sara’ bisogno di prendere il pullman, bastera’ andare dal tabaccaio sotto casa. Scherzi a parte, lo Stato che decide di farci da baby sitter per incrementare i suoi introiti e’ l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Il compito di educare i giovani ai comportamenti virtuosi, in cucina come nei circoli ricreativi, lasciamolo ai genitori, e smettiamola una buona volta di considerare la nostra salute un bene pubblico : si prendano tutto, ma ci lascino almeno la vita!