Mercato San Severino: continua impegno contro soppressione giudice di pace
“L’ufficio del giudice di pace non sarà soppresso”. E’ questa la chiara e netta volontà espressa dal Sindaco di Mercato S. Severino, dott. Giovanni Romano, nell’affrontare la delicata questione venuta fuori dallo schema del decreto legislativo emanato dal Ministro della Giustizia Paola Severino che prevede una vera e propria ecatombe di uffici decentrati del Giudice di Pace. Infatti nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre sono stati pubblicati i due decreti legislativi n. 155 e n. 156 di riordino del sistema degli uffici giudiziari. Ma c’è ancora la speranza di salvare quello della Valle dell’Irno, dislocato a Mercato S. Severino. Infatti, il Consigliere di minoranza, l’avvocato Mauro Iannone, nell’interrogare il Sindaco su quanto sia stato fatto a riguardo, spiega che “la soppressione potrebbe non avvenire, nel caso in cui, come recita il comma 2 dell’articolo 3 dello schema presentato dal Ministro, “gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, richiedano il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi”. Intanto il primo cittadino di Mercato S. Severino ha evidenziato come la soppressione degli uffici di Mercato S. Severino avrebbe pesanti ripercussioni sui cittadini, con notevoli disagi logistici e aggravi di costi, oltre alle ricadute evidenti sull’indotto; e che alla luce di quanto esposto dal Ministro, si sono riuniti, più volte, i Sindaci dei Comuni di Mercato S. Severino, Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Siano; oltre che i componenti del Direttivo dell’Associazione Territoriale Forense (ATF) di Mercato S. Severino e, il Dott. Nicola Lombardi, Giudice di Pace, coordinatore di Mercato S. Severino, proprio per predisporre un piano concreto di azionì risolutive. Tutti gli Amministratori hanno espresso la volontà di condividere insieme un percorso volto all’assunzione di possibili impegni finanziari, seppur gravosi per le casse comunali in questo delicato momento di congiuntura economica negativa, pur di sostenere il prosieguo delle attività e delle funzioni del Giudice di Pace. “Ci siamo impegnati a reperire locali alternativi” – dichiara il Sindaco Giovanni Romano – “presso la struttura denominata “Casa Rossi”, alla frazione Carifi. La effettiva attivazione della nuova sede necessita, tuttavia, di alcuni interventi che potrebbero essere effettuati più rapidamente, se supportati dal contributo di tutti i Comuni del territorio che beneficiano delle prestazioni del Giudice di Pace”. Tutti gli Amministratori locali consorziati hanno manifestato da subito la massima disponibilità ad adottare scelte alternative, tutelando, in ogni caso, le esigenze del territorio coinvolto. “A questo punto i Sindaci dei Comuni – ha sottolineato l’avvocato Iannone, consigliere comunale – dovranno predisporre, in vista del prossimo decreto attuativo, un’analisi puntuale dei costi futuri per comprendere anche che tipo di impegno economico condividere ed inviare la stessa relazione, nel più breve tempo possibile, al Ministero di Grazia e Giustizia. Esprimo il mio disappunto per l’iniziativa ministeriale perché il Giudice di prossimità è al servizio non solo dei cittadini, ma del complesso della popolazione residente, che qui comprende l’Università degli Studi di Salerno (con circa 40.000 iscritti), nonché le attività economico e finanziarie- e relativo indotto-, che fanno di questa vasta area il secondo polo produttivo della Provincia. Una decisone che non tiene conto neanche della specificità di questo territorio su cui operano altre strutture pubbliche di fondamentale importanza strategica (Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio, Distretto Sanitario, Presidio Ospedaliero, Centro per l’impiego, Compagnia dell’Arma dei Carabinieri…) che connotano Mercato S. Severino quale Comune pilota e centro di riferimento del comprensorio”. Nel contempo, si esprime viva preoccupazione per i disagi che l’accorpamento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Mercato S.Severino a quello di Salerno comporterà, sia direttamente che indirettamente, per tutti i cittadini interessati dall’incauto provvedimento. “L’importanza dell’iniziativa e la necessità di lavorare in tempi strettissimi ad una soluzione alternativa alla soppressione è chiara – ribadisce il Sindaco Romano – ed io e i miei colleghi Sindaci daremo il supporto necessario alla categoria degli avvocati. E’ fondamentale poter continuare a garantire ai cittadini, soprattutto delle fasce più deboli, la possibilità di avere il cosiddetto giudice di prossimità, punto di riferimento importante sul territorio. Significativo a tal proposito, le 14.815 sentenze emesse negli ultimi sette anni”.