Bracigliano: l’ex sindaco Albano sospeso dalla vita politica
“Lex dura lex” campeggia sui manifesti affissi sui muri di Bracigliano, che ad appena quattro mesi dal verdetto delle urne amministrative, portano un colpo di scena in un Comune che vive serenamente i suoi giorni, quando si placano gli echi delle urne, che in ogni caso agitano animi e rumors. E mentre si stava tentando d’imbastire un civico connubio, tra maggioranza ed opposizione, anche se ancora ben denudata l’ulcera dello scorso smacco elettorale per l’opposizione, una news che il vento contrario, ha arrecato al consigliere Ferdinando Albano, già sindaco bis, consigliere provinciale e presidente della Comunità Montana zona Irno. Al di là degl’inciuci, che sempre colorano il gossip e delle false dicerie, Albano ha voluto rendere pubblico ciò che gli è accaduto, ancora una volta per il bene dei suoi concittadini. Questo, quanto dichiara fermamente convinto che il suo buon cuore, ben noto a tutti, gli possa attribuire a volte errori di leggerezza, giammai d’indifferenza al prossimo. L’episodio, l’ha visto protagonista non da amministratore pubblico, ma da medico. Infatti, nell’esercizio del suo camice bianco, un notevole scivolone su una buccia di banana. “La cancelleria del Gip presso il Tribunale di Salerno, ha trasmesso al Comune di Bracigliano la sentenza d’applicazione della pena, su richiesta delle parti, divenuta irrevocabile il 17 giugno 2011, con la quale Albano veniva condannato dal giudice per le indagini preliminari del predetto Tribunale, per falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, in concorso alla pena della reclusione di mesi 8 con sospensione condizionale della stessa.” Questo quanto si legge dal provvedimento giunto al Comune ed al medesimo notificato, che impone la sospensione anche dal suo ruolo d’amministratore pubblico per un lustro. Reato, aver prodotto un certificato medico, utilizzato in pessimo modo da Filomena Mastromarino, in quanto esibito nel giorno stesso in cui veniva redatto, senza badare alla distanza kilometrica tra la sede di servizio e quella del medico prescrittore. Sulla vicenda, Albano frastornato, in quanto non avrebbe mai immaginato che la sua disponibilità, potesse portarlo adddirittura ad esser penalizzato: “La politica l’ho nel sangue, per cui continuerò a vivere la mia storia partitica, accanto ai miei compagni Pd. Non lascerò orfano il leader dell’opposizione, ex senatore Gianni Iuliano, che m’ha voluto in lista con lui in questa scorsa campagna amministrativa, anche se ovviamente non siederò più tra i banchi dell’assise comunale.” Così Albano, senza recriminare, ha inteso anche ulteriormente dar conto alla popolazione, in un clima di chiarezza che ha sempre distinto il suo operato, della vicenda in cui riconosce le sue colpe: seppure chinando il capo, apostrofando laconicamente “Lex, dura lex!” Intanto, il consiglio comunale di ieri sera, ha dovuto procedere giocoforza alla sua sostituzione ed ha dato lettura, il presidente Linda Corvino, della lettera di dimissioni dell’ex sindaco. New entry, accanto a Gianni Iuliano e Maria Siniscalchi, Gennaro Daniele. Il sindaco Antonio Rescigno ha elogiato l’operato politico di Albano per i lunghi anni d’intensa passione, che l’hanno portato sempre ad amministrare con disinteresse la cosa pubblica e ad operare per il bene collettivo della collettività. Dispiaciuta di quanto verificatosi, coralmente l’assise comunale s’è augurata che al più presto possa risolversi tale spiacevole vicenda per il concittadino, medico alacre e sempre fedele al giuramento ippocratico in quanto, anche se permane la sospensiva dai pubblici impieghi per 5 anni, permane per l’intero paese l’amico di tutti e per la sua bonaria stazza “Ferdinandone!”