Salerno: Cgil “Giustizia per Nicola Acampora”

Il prossimo 28 ottobre saranno esattamente due anni dalla morte del lavoratore edile, Nicola Acampora, che cadendo da un costone roccioso alto 50 metri, perdeva la giovane vita mentre era impegnato come “rocciatore”, ma inquadrato come manovale, in lavori di somma urgenza a Ravello appaltati dal Genio Civile alla Soc. Coop. a r.l. LA.RI.PA. Le indagini, ultimate dagli inquirenti nel mese di luglio 2011,hanno consentito “finalmente” di fissare l’Udienza preliminare per la costituzione delle Parti Civili, della giovane moglie, dei tre figli minori e della Fillea CGIL, Sindacato a cui aderiva il compianto lavoratore, in data 24 settembre u.s. In tale ambito il Giudice, Dott.ssa Sessa, così come richiesto dalle Parti Civili, rappresentate dai Legali, Avv. Coccia  Elena, Avv. Cuomo Maria ed Avv. Alessandro Civitillo, rinviava a giudizio con Udienza del 29 Aprile 2013 i sigg. Gaeta Gerardo, quale rapp.te legale della Soc. Coop. a r.l. LA.RI.PA; Greco Giuseppe, quale Rapp. Lavoratore della Sicurezza; Sansone Antonio, quale Direttore dei Lavori e Coordinatore della Sicurezza per conto del Committente, Genio Civile. Ovviamente questa prima tappa che coinvolge tutte le parti in causa al fine di stabilire le responsabilità di ciascuno,  certamente non ridarà la vita a Nicola, strappato alla famiglia e ai suoi affetti da una tragica morte bianca, ma quantomeno consoliderà la speranza di credere che alla fine, nonostante la strage quotidiana continui (siamo ormai arrivati ad 83 morti in edilizia dall’inizio dell’anno), un barlume di giustizia, anche se lenta molto lenta (nel caso specifico ci vogliono 3 anni anni per iniziare il dibattimento) farà emergere le responsabilità, con pene giuste e severe, facendo da monito a chi la sicurezza troppo spesso la fa passare in secondo piano  per la crisi, i tagli degli investimenti, le regole dei subappalti e  l’ assenza di controlli adeguati