Salerno: Cia, allevatori sull’orlo crisi di…reddito

La confederazione Italiana Agricoltori di Salerno denuncia lo stato in cui versano le aziende zootecniche del territorio . I costi per produrre un  litro di  latte, sia bovino che bufalino, sono aumentati nel corso degli ultimi sei mesi in maniera esponenziale. Gli allevatori salernitani sono al collasso.  Si pensi che il costo, solo della razione alimentare, per produrre un litro di latte bovino e’ passato da € 0,22 di marzo 2012 a € 0,265 di settembre 2012, con un incremento superiore al 20%. Nello stesso periodo  il costo per produrre un litro di latte bufalino e’ passato da € 0,458 a € 0,549, con un incremento del 20%. Se si considera,poi, che  il prezzo per un  litro di  latte bovino e’ abbastanza statico già da parecchio tempo (fortunatamente sul territorio salernitano opera la Centrale del latte di Salerno che riconosce agli allevatori un prezzo del latte leggermente superiore alla media) e  che quello del latte bufalino e’ addirittura diminuito, se ne deduce che la situazione e’ diventata insostenibile. Il  Presidente  provinciale Antonio Orlotti  ci  tiene  ad  evidenziare  che  tenuto  conto  che  un’azienda zootecnica  particolarmente  all’avanguardia  riusciva  ad  avere  dei  margini  di  redditività  che  si attestavano intorno al 18/20% , se ne ricava che gli allevatori sono costretti a produrre, nel migliore dei casi, senza margini di guadagno. Occorre  quindi,  per  evitare  un  ulteriore  drammatica  crisi  che  andrebbe  ad  aggiungersi  alle  tante altre che stanno attanagliando la nostra provincia, che ognuno cerchi di fare la propria parte:  Le Istituzioni affinché vigilino sulle speculazioni in atto sulle materie prime;  Gli organi di controllo affinché sia garantita una concorrenza leale; I caseifici affinché riconoscano agli allevatori il giusto prezzo per evitarne il fallimento e per garantirsi  l’approvvigionamento  della  materia  prima  (il  latte)  che  non  possono  andare  a comprare altrove ( altrimenti non potrebbero produrre mozzarella di bufala campana Dop); I  Comuni  perché  applichino  delle  agevolazioni  a  favore  degli  allevatori,  per  esempio  in materia di IMU.  Alla  Confederazione  italiana  agricoltori  di  Salerno,  in  quanto  Organizzazione  professionale  agricola,  non  spetta  altro  che  il momento  della  denuncia  per  sensibilizzare  l’opinione  pubblica,  i mass- media, le Istituzioni e quanti hanno a cuore le sorti dell’agricoltura salernitana. Sono a rischio più di 2000 posti di lavoro tra diretto e indotto, urge quindi una risposta immediata ed efficace.