Salerno: De Luca “Rinnovamento generazionale, non mezze pippe! Provincia? Un discount!”

Rita Occidente Lupo

Una svolta decisiva, che parta da Salerno, per mutare il volto della politica  Pd, fatta di programmi concreti, con cui andare alle prossime elezioni! Primarie con tanti punti interrogativi, troppi, giacchè si confondono le idee: insieme ai programmi per il Congresso. Così il sindaco salernitano Vincenzo De Luca, in un’affollata assise al Grand Hotel, pronta a tributargli quegli applausi venutigli meno dall’assenza alla processione del Santo Patrono, in un momento decisamente difficile della politica nazionale. All’incontro, col segratario nazionale PierLuigi Bersani, in risposta al tour di Renzi, il dibattito condotto dal direttore dell’Unità, Claudio Sardo. “La nostra provincia, un discount, in tre anni, turnazione d’assessori strepitosa, 32! Particolarmente quelli che escono, attualmente impiegati nella Sanità, a partire dal direttore  Antonio Squillante. Supermercato peggio degli stessi Paesi subsahariani! Occorre un ricambio generazionale, nel direttivo nazionale, che corrisponda alle espressioni territoriali, di chi ha comunque sudato il consenso, lavorando sodo, non mezze pippe!” De Luca, da grande trascinatore, ha saputo infervorare la convention che sembrava pronta più ad applaudire lui, che resta un leader, che Bersani, col quale il primo cittadino, ha anche alzato la testa, nel ribadire che non accetta sudditanze e che la politica, per lui, libertà! Bersani sembrava più a caccia di supporter, che calato nel suo ruolo verticistico. E De Luca ha dosato le parole anche per i nuovi scenari, prorompendo come la folla attendeva: “Anche la cassa integrazione deve connotarsi d’impegno lavorativo, non di parassitismo- ha tuonato strappando ancora applausi che hanno coperto qualche timida voce dissidente, strascico dei giorni scorsi.-Occorre cambiare tutto, per rilanciare il Sud, che si vede tranciato da ogni aiuto economico : dalle banche, al lavoro. Di qui il fianco alla criminalità, giacchè le città denudano scarsa lotta all’illegalità. La centralità delle autonomie locali, il ridimensionamento dei ruoli alle province, con la contrazione degli organici da collocare in mobilità presso enti comuanli o sanitari: prospettive per rilanciare il Sud ed il Paese”. Bersani, dal canto suo, s’è mostrato sulla stessa linea di De Luca, propenso ad una svolta dal Sud, incentrata su istituzioni e rinnovamento etico, in risposta all’ultimo decennio, mortificato dal berlusconismo sprezzante le istituzioni. Province cerniera col territorio ed i Comuni, 8300 attualmente quest’ultimi. “Perchè il Meridione, depauperato dai Fas, utilizzati impropriamente, messo in ginocchio da una politica scellerata. Lavorare sodo ed esser premiati, non penalizzati  è quanto ci s’attende per progredire- ha rimarcato De Luca-. Per le primarie, mi sento trascinato al di là del mio volere, in quanto non sono chiari gli scenari elettorali, per cui appare surreale il discorso. Cercherò comunque di badare al sodo come sempre e di restar autonomo decisionalmente, come sempre. In quanto all’immagine, che anche questa ha un ruolo, suggerisco ad un morigerato padre di famiglia come Bersani, di gettare il sigaro; la sfida, anche se non divi “Vi faremo impazzire!”

Un pensiero su “Salerno: De Luca “Rinnovamento generazionale, non mezze pippe! Provincia? Un discount!”

  1. Cara Direttrice,

    siamo davanti al solito teatrino.
    Il Sindaco di Salerno come, al solito, si improvvisa showman e tira frecciate a destra e a manca.

    Lui è tutto il continuismo e l’innovazione.

    Lui è più innovatore di tutto e di tutto.

    Ma di quale innovazione parla questo saltimbanco della politica salernitana?

    Io, personalmente non l’ho ancora capito!

    Come non ho ancora capito di quali innovazioni è promotore tutto l’attuale gruppo dirigente naz.le del PD, nonchè quello reg.le Camapano.

    Siamo alla politica degli slogan, degli annunci pubblicitari che restano solo sulla carta, mentre poi nella realtà si fa passare tut’altro all’interno delle sedi Istituzionali.

    Io ho preferito fare altro.

    Ai teatrini ormai assistiamo tutti i giorni.

    Sarebbe ora di dire

    “Basta! Ci avete scocciato. Andatevene tutti a casa!”

    E’ mai possibile che per rifiuti urbani diventa sempre più complicato riciclarsi, mentre questo immondaio politico si ricicla sempre?

    Il nuovo?

    Cos’è?

    Dove sta?

    Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che stiamo parlando solo di una mera utopia.

    Onofrio Infantile

    Ven. 28 settembre 2012

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