Chiesa tedesca dell’8 x mille!
Risulta strano che, nella Chiesa degli ultimi, almeno tale dovrebbe essere l’istituzione voluta da Cristo nato e morto povero, ancora il potere ecclesiastico allunghi la sua ombra sulla spiritualità. Eppure il diktat tedesco, non lascia equivoci, anzi offre più che mai il fianco ad una querelle in barba ad ogni spirito assisense. La “scomunica” quasi, per quanti non versanti l’8 per mille alla Chiesa, invitando pertanto ad una coerenza di fede, anche nella devoluzione del contributo previsto. Tale decisione, con tanto di placet vaticana, per arginare l’esodo tedesco dalle file cattoliche. Dal 1990 in poi oltre 100mila tedeschi all’anno hanno voltato le spalle alla Chiesa cattolica, mentre nel 2011 toccato il record di 126.488 autoesclusioni. Anche se davvero drastico, addirittura giungere ad evitare l’amministrazione sacramentale perfino sul letto di morte. Un invito al sostentamento della Chiesa ed alle sue necessità, per far sì che anche la sposa di Cristo posa fronteggiare le numerose spese alle quali la crisi odierna non fa sconti. Solo in tale ottica, l’interpretazione d’una decisione che teutonicamente sbanda inizialmente, avvezzi a voler guardare alla Sposa di Cristo, come alla madre accogliente dei suoi figli, non alla gerarchia temporalizzata…almeno questo dovrebbe essere recuperato nella nostra era, che come ogni tramonto d’epoca, rimanda sbandamento e secolarizzazione, ben noti il millennio scorso all’alter Christus!
Bell’articolo. È bello interessarsi delle vicende religiose anche al di fuori della chiesa italiana.