Giornalisti, di professione!

di Rita Occidente Lupo

Inviti alla prostituzione, foto hard… in face book, tra i profili, immagini provocanti e talvolta addirittura sconce. Diciamola tutta una verità commista a politica ed arte, sport e tempo libero. Ognuno inserisce i requisiti che crede, avanza le richieste che esige, inserisce connotati alterati. I controlli? Scarsi, per garantire sicurezza! Addirittura richieste amorose, anche senza avanzare “Cercasi cuore solitario!” Omosex, bisex, forse etero in cerca di partner pullulano senza alcun decoro: nell’era contemporanea, tutto diventato lecito. La trasgressione, non si ha più il gusto di viverla giacchè niente sembra più scandalizzare e nessuno fa specie d’osare anche l’inimmaginabile! Così ci si ritrova amici sconosciuti, in preda alle bizze più strane: per  celia, per realtà, permane un amletico nodo insolubile allorquando non si sa dall’altra parte la reale identità. Infatti, da un punto all’altro del mondo, i network s’affannano a mettere in contatto vicini e lontani, consanguinei e sconosciuti. Il grano della sapienza non sembra affatto arbitrare nuovi peones d’un virtuale che, anche se dominato da post e musiche, ogni tanto si prende anche la briga di assurgere a cassa di risonanza informativa. Perché oggi tutti s’improvvisano operatori mediatici, a tal punto che non si riesce più a comprendere che quello del giornalista, un mestiere. Che la comunicazione, non quella primitiva e cavernicola! Che i giornalisti, professionisti, quando vivono tale lavoro non da semplici annotatori di ricordi ed eventi lanciati in rete, sprivatizzando il proprio vissuto!

Un pensiero su “Giornalisti, di professione!

  1. E’ la libertà d’espressione che garantisce a tutti di poter parlare e scrivere.Internet è solo un ottimo mezzo per far conoscere nuovi talenti. Capisco che molti abbiano paura del confronto, visto che sul web si trovano articolisti e scrittori molto più leggibili di tanti giornalisti prezzolati

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