Fisciano: farmaci ed effetti indesiderati, medici campani s’ aggiornano all’ateneo
La Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno diventa il faro della Campania nei programmi di segnalazione degli eventi avversi ai farmaci, cioè dei famosi effetti indesiderati, riportati nei foglietti illustrativi (i bugiardini) che accompagnano i medicinali. Infatti, nei giorni 12 e 13 ottobre, si terrà a Fisciano, presso l’Aula delle Lauree di Ingegneria dell’Università di Salerno, il primo Corso di Farmacovigilanza in Gastroenterologia, cui parteciperanno cento medici di medicina generale, internisti e specialisti in gastroenterologia di tutte le provincie campane e una nutrita pattuglia di studenti della Facoltà di Medicina salernitana. Il progetto, realizzato col supporto della Regione Campania e dell’Agenzia Italiana del Farmaco, nasce dall’iniziativa una ricercatrice della Facoltà salernitana, Carolina Ciacci, docente di Gastroenterologia. Per circa un anno, la professoressa, insieme con la sua équipe, ha svolto un lavoro di preparazione del territorio, con presenza di giovani medici negli ambulatori e incontri a piccoli gruppi con i medici della medicina generale. L’obiettivo del progetto è quello di ampliare la conoscenza degli effetti indesiderati dei farmaci, raccogliendo dati sull’intera popolazione di una regione. “Nella nostra Regione – sostiene la professoressa Carolina Ciacci – esiste il Centro di Riferimento Regionale per la Farmacovigilanza, che è un organismo attivo e ben integrato con i riferimenti nazionali. Ha bisogno, però, che vi arrivino le segnalazioni di eventi avversi. La regione Campania è invece il fanalino di coda, in Italia, per la segnalazione degli eventi avversi ai farmaci”. Il Corso di Farmacovigilanza è il primo evento ufficiale della neonata Gastroenterologia dell’Università di Salerno, che recentemente ha attivato, dopo quelli di celiachia e disturbi funzionali dell’intestino, ambulatori e day-hospital dedicati alla diagnosi e cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali e del follow-up (il periodo di osservazione) del trapiantato di fegato.