Carpedil Ipervigile, ancora una sconfitta: Napoli s’impone 69-46
Slitta ancora l’appuntamento con il primo successo stagionale per la Carpedil Ipervigile Salerno Basket ’92. Sul neutro del ‘PalaParente’ di Benevento, le ragazze di Giovanni Monda dilagano nel secondo tempo portando a casa il secondo successo stagionale. Partono bene le salernitane che provano ad imprimere fin dai primi minuti l’andatura. Napoli, però, è avversario ostico e tiene botta grazie ad una Sara Bocchetti in giornata di grazia. La Carpedil Ipervigile conduce per larghi tratti del primo quarto ma una tripla di Emilia Bove allo scadere regala in extremis il sorpasso alle ragazze di Giovanni Monda. La lezione di La Spezia sembra aver sortito i suoi effetti, Bona e compagne manovrano bene in fase d’attacco evitando di forzare il tiro. Miccio è a mezzo servizio ma la mano è sempre calda e le sue triple consentono a Salerno di restare a contatto con le partenopee che vanno al riposo a +3. Dopo l’intervallo l’inspiegabile black-out di Bona e compagne. Tomlinson e Ntumba straripanti sotto canestro, Salerno s’intestardisce in tiri forzati e conclusioni da oltre l’arco che non sortiscono gli effetti sperati. D’Alie non è nella sua serata migliore e l’applicazione degli schemi offensivi ne risente. Miccio e Bona raggiungono il quinto fallo e lasciano anzitempo il campo, Napoli può dilagare e portare a casa un preziosissimo successo. Preoccupato a fine gara coach Salineri: “Abbiamo giocato due quarti su buoni ritmi pur facendo qualche errore superficiale. Nel terzo quarto, invece, la squadra ha cominciato pian piano ad uscire fuori dalla partita quando le conclusioni da fuori non si sono concretizzate. Il momento tattico chiave è stato quando abbiamo raggiunto il bonus a favore ad inizio terzo quarto, ma non abbiamo avuto la pazienza di sfruttarlo. Loro invece sono state più squadra ed hanno avuto un senso tattico più vivo. Abbiamo definitivamente smesso di giocare quando siamo andati a -10, a La Spezia è accaduto lo stesso: credo sia un campanello d’allarme, c’è da lavorare soprattutto sulla testa delle ragazze”.