Salerno: Cisl su agitazione Inps ed Inail
Sono in stato di agitazione i dipendenti dell’INPS e dell’INAIL. In tutte le sedi della provincia è stato programmato un calendario di assemblee per protestare contro i tagli previsti dall’art. 4 del disegno di legge di stabilità 2013,che prevede per gli Enti un taglio di 300 milioni di euro, con l’eliminazione delle risorse destinate a finanziare i progetti speciali. “Si tratta di un vero e proprio attacco al mantenimento del welfare e ai lavoratori. Dopo la progressiva riduzione delle risorse umane con la mancata copertura del turn-over – ha dichiarato Matteo Buono – segretario generale della CISL FP di Salerno – non si può prevedere alcun altro taglio, se non si vuole pregiudicare seriamente l’offerta quali-quantitativa dei servizi “. L’iniziativa del Governo è anche in controtendenza rispetto alle politiche volte a premiare la professionalità dei lavoratori ed il merito. “ Con questa scelta scellerata che discrimina le lavoratrici e i lavoratori, verrebbe cancellato quanto di buono è stato fatto in questi anni negli Enti con il consenso delle OO. SS., dove si è vincolata una parte del salario al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Significa,in pratica, allungare i tempi di attesa dell’utenza e riproporre vecchie logiche di straordinario “.La Cisl FP ha da subito chiesto al Governo ed Amministrazioni un confronto immediato sul riassetto degli organici e sui progetti speciali per la produttività e per cambiare le norme del ddl stabilità. “La riorganizzazione del sistema va fatta insieme ai lavoratori e non contro di loro – continua Buono. Come insieme vanno individuati i risparmi da realizzare su sprechi, esternalizzazioni, appalti milionari, affitti esorbitanti, commesse inutili. Per questo motivo abbiamo chiesto, a sostegno della mobilitazione nella quale sono impegnati i lavoratori, l’autorevole intervento del Presidente del Comitato Provinciale dell’INPS di Salerno con l’approvazione di un ordine del giorno che segnali alle Istituzioni la preoccupazione per i contenuti iniqui dei tagli e la sospensione, anche parziale, dell’attività del Comitato durante l’ iter di approvazione del citato disegno di legge.