Schizzinoso a sua insaputa

Angelo Cennamo

 Mario ha 19 anni e vive con i suoi genitori a Taranto, in una casa popolare nel quartiere Tamburi. Dopo essere stato bocciato per due anni di fila al quarto anno dell’istituto per geometri, ha deciso di lasciare la scuola, rifiutando ogni altra soluzione formativa, compresa la più illecita che con insistenza continua a proporgli il padre ( poliziotto in pensione) : comprarsi il diploma in un istituto privato gestito da un suo caro amico d’infanzia, tale Tommy Venosa. Mario è sfiduciato e non brilla certamente per intraprendenza : si sveglia tutte le mattine alle 10,00, fa colazione con la sorella maggiore ( disoccupata come lui, in attesa di marito) e trascorre le giornate al computer, smanettando su Facebook. La sera, Mario, raggiunge i suoi compagni al circoletto “Hollywood” di via Cesare Battisti, dove tira fino a tardi giocando a carambola e alle slot machine. Ha saputo che il pizzaiolo sotto casa sua è alla ricerca di un garzone che lo aiuti a portare le pizze ai clienti nel fine settimana, ma il sabato e la domenica, Mario, deve scorazzare in centro con la Mercedes del fratello, assieme alla fidanzata che durante la settimana studia all’università di Bari. A pochi isolati dal condominio dove abita, c’è una sartoria dove assumono giovani praticanti che abbiano voglia di imparare l’antico mestiere del camiciaio. Ma per Mario quello è un lavoro da “Ricchioni”, e poi, prima che impari, ci vogliono anni e anni : meglio la paghetta dei genitori. Uno zio da parte del padre ha un negozio di articoli per cani e gatti poco lontano da Taranto, a San Vito; un suo assistente si è trasferito a Milano e lui vorrebbe rimpiazzarlo con il nipote, gli darebbe 600 euro al mese per mezza giornata, senza contributi ovviamente ( spese di “viaggio” rimborsate). Mario quel lavoro lo vorrebbe tanto accettare, ma soffre la puzza dei cani ed è allergico al pelo del gatto. Una nota azienda di articoli sportivi della sua città assume personale per il volantinaggio, si tratterebbe di lavorare per poche ore al giorno e il guadagno è sicuro. Mario però ha declinato l’offerta perchè la sua fidanzata studia medicina : il futuro marito di un medico non può abbassarsi a fare simili mestieri, avrebbe confidato ad un amico che ha accettato al suo posto. A sentire la madre, Mario non fa lo schizzinoso, è solo un ragazzo sfortunato. Come darle torto!