Cava de’ Tirreni: Piano d’azione per l’energia sostenibile
Nella diffida, inviata per PEC, a Sindaco, assessore all’Ambiente, dirigente preposto e redattori Paes, rilevo 3 inosservanze ed una mancata opportunità. Inosservanze: 1) carente concertazione con gli stakeholders (i portatori d’interesse), 2) carente coinvolgimento delle minoranze consiliari ed extraconsiliari (maggioranze del futuro?), 3) assenza delle previsioni economico-finanziarie. Mancate opportunità: il non aver previsto azioni di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore industriale. E’ vero, la loro previsione é facoltativa, ma quante opportunità si vanno a perdere in termini di investimenti e occupazione, con almeno un 20% in più di azioni possibili? in termini di spesa (20 milioni di €). Con i finanziamenti europei si potrebbero efficientare le macchine industriali, soprattutto i motori, intervenire su coibentazione ed illuminazione di capannoni e uffici e sulla loro energizzazione. Sulle inosservanze si coglie l’aspetto del danno erariale: se il Piano non venisse approvato a causa delle inosservanze, tutte le spese fatte e da fare sarebbero improduttive e, come tali, costituirebbero un danno per le casse comunali. A tal proposito, mi riprometto di inviare la diffida, per conoscenza, anche alla Corte dei conti ed al Ministero delle Finanze.
Il responsabile di Unimpresa per Cava de’ Tirreni
Mario Farano