Rauti: addio all’ala sinistra della Destra!

di Rita Occidente Lupo

L’ala sinistra, quella in antitesi all’almirantiana, per quel modo di salvare le occasioni della politica, gettandole sempre sul piano socialista: Pino Rauti, un martire della politica, nella convinzione che le idee debbano camminare sempre con gli uomini. Nativo della provincia di Catanzaro, Cardinale, anni di furore gli riscaldarono il cuore, come quella fiamma tricolore, che tenne sempre ben viva. Anche dopo le ceneri del Msi, che diedero la genesi ad Alleanza Nazionale. Ma, il dopo Fiuggi, ancora per lui un momento di riflessione attenta, sulla politica italiana e su un passato che l’aveva visto leaderisticamente a capo d’un Ordine Nuovo, da ex segretario di partito, votato al martirio. Non senza sbarre: anche se poi, riaffrancato alla vita sociale, dopo l’accusa di stragi. Per lui, la politica, anche se di destra e nella destra, in antitesi a quella di Giorgio Almirante, nei giorni in cui il Paese viveva ancora d’ideali e di partiti. Nel momento in cui il vecchio entrava in scena senza congedare pregresse Repubbliche! Rauti tenne fede agli ideali di destra, pur spostando il suo asse referenziale a sinistra. Guardando non di sottecchi a quella società marxista, che giovava alla causa sociale. Ma, pur restando simpaticamente accatturato da questa, non smarrì mai l’ identikit fascista. Il suo travaglio politico, spento sulle sue 86 primavere. Giammai deciso a rimuovere la fiamma dal suo Dna, quella Tricolore, a lui deve la paternità nel dopo Fiuggi. La sua, voce autorevole di politica e di filosofia nazionale, che lascia senza dubbio un vuoto consistente nel momento in cui il Paese barcolla in cerca di politici autentici!

Un pensiero su “Rauti: addio all’ala sinistra della Destra!

  1. “Il Duce non chiama
    non comanda
    non esorta
    cavalca innanzi.
    Ha seco la luce
    nei deserti bui
    s’egli cavalca
    ai limiti del mondo
    la sua gente
    in silenzio
    andrà con Lui”
    D’Annunzio

    Sotto questa “lirica” Dannunziana, con l’effige del DUCE, il compianto CAMERATA Pino Rauti, mi onorò con una sua dedica:
    “A primo carbone Camerata e Militante come pochi”
    firmato Pino Rauti, Aprile 95.
    Non ero un “rautiano”, ero e sono solo un militante, di DESTRA( e questo termine Lui non lo accettava in toto: era un SOCIALE-MAI socialista) che si batte dove può e come può per la “GIUSTA BATTAGLIA”.

    IO NON HO tradito.

    Ieri , Ha conclusa la sua “corsa” verso “l’eternità”.
    Oggi tanti ex rautinai, che a lui devono le loro fortune politiche ed economiche, versano lacrime di “coccodrillo” nel ricordare la sua purezza negli ideali a cui era legato.

    Loro hanno tradito.

    Hanno tradito in maniera vigliacca in quando , appena videro il barlume del “potere” lo abbandonarono in quel di Fiuggi, pugnalandolo alle spalle.
    La giustizia “divina” ha fatto il suo corso, oggi sono dispersi nella disperazione politica, senza un faro, senza una meta, tanti sono in galera per disonestà.
    Si rimpiange un “padre” con parole di circostanza, farebbero meglio a tacere.
    Camerata Pino RAUTI…………presente! Presente!! PRESENTE!!!
    in bocca al lupo

I commenti sono chiusi.