Salerno: CSTP, ricapitalizzazione e futuro
Sicuramente la giornata di ieri è stata importante, dopo mesi di difficoltà, ma è ugualmente importante precisare che si tratta solo dell’inizio di un percorso ancora lungo. Ora toccherà ai singoli Consigli Comunali esprimersi positivamente sulla ricapitalizzazione e solo dopo potremo capire quanti dei soci avranno aderito. Il Comune di Salerno ha mantenuto e manterrà i propri impegni pur ribadendo, come ampiamente emerso anche nel dibattito nell’ultima Assemblea dei Soci, la situazione in cui si trova il CSTP sia indiscutibilmente causa dei tagli Regionali e Provinciali applicati negli ultimi 2 anni che hanno portato un taglio insostenibile di circa 17 milioni di euro. Intendo evidenziare come solo l’oculata gestione degli ultimi 10 anni di questa azienda, sia dal punto di vista politico che manageriale, ha posto le basi per le attuali condizioni per le quali abbiamo ancora la speranza di traghettare il CSTP, centenaria azienda di trasporti dell’intero territorio salernitano, fuori dalla liquidazione e dallo stato emergenziale, seppur con enormi sacrifici. Il confronto si può fare con semplicità valutando il panorama regionale, e non, delle aziende di trasporto pubblico che ci rappresenta situazioni drammatiche, che si stanno affrontando proprio in queste ore. Si ritiene ugualmente indispensabile venga applicato severamente il Piano Industriale sottoposto ai Soci nell’ultima Assemblea; e per attuarlo non sarà più possibile far prevalere logiche territoriali, politiche e/o sindacali tese a favorire situazioni “puntuali” piuttosto che la salvaguardia dell’intera azienda. Tenendo in debita considerazione gli enormi sacrifici che stanno facendo e faranno i dipendenti. Ed è banale ripetere che quando si chiedono ai dipendenti tanti sacrifici, in un momento di crisi generale della società e delle famiglie, non va dimenticato che la gestione futura dei liquidatori e di chi li succederà non potrà che essere estremamente sobria ed orientata al risanamento aziendale. Infine intendiamo riaffermare come, al momento della nomina del nuovo organo amministrativo, auspichiamo e pretenderemo una netta discontinuità con la gestione precedente.