Salerno: il Liceo “Torquato Tasso” ricorda Michele Grassi

Emozioni e suggestioni che vibrano intensamente, ricordi ancora vividi di avvenimenti passati, sensazioni forti, pensieri alati e riflessioni appassionanti: è quanto scaturisce, ad un mese dalla commemorazione del professor Michele Grassi, dalle conversazioni intrecciate con alcuni di coloro che sabato 27 ottobre erano presenti ed orgogliosi di esserci. D’altronde, che la cerimonia non fosse semplicemente frutto di un’estemporanea emotività, era già emerso in quel sabato pomeriggio in cui l’acqua spazzava le vie della città e sembrava quasi impossibile che molte persone potessero lasciare le loro case per venire a parlare o a sentir parlare di un professore di liceo scomparso già da 40 anni. Eppure è proprio ciò che è successo: nonostante il vento e la pioggia battente, sebbene molte strade si fossero trasformate in ruscelli, erano in oltre duecento coloro che, dopo aver ascoltato la S. Messa in suffragio nella Chiesa dei Frati Cappuccini di P.zza San Francesco, avevano affollato l’Aula Magna del Liceo Classico “Torquato Tasso” di Salerno, che in tale occasione gli ha intestato un’aula al primo piano.  E’ stata un’incredibile conferma: il carisma ed il fascino di Michele Grassi sono riusciti laddove, forse, non avrebbe potuto nemmeno una battente pubblicità. I ragazzi e le ragazze di un tempo, ora medici, avvocati, professori, giudici si sono ritrovati insieme a voler ricordare, ed in qualche modo far rivivere, quest’uomo i cui tesori del cuore e della mente sono stati distribuiti per anni a piene mani. In un’atmosfera quasi rarefatta e fuori della quotidianità, è sembrato normale ciò che è invece eccezionale: sentirsi e definirsi ancora alunno, e non ex alunno, come ha rivendicato con forza Luigi Casino che ha ricordato l’inconsueto  sciopero dell’intera classe (2° I 1960)  quando in seconda liceo il loro professore fu trasferito ad altra sezione oppure, come Nicola Grieco, scendere da Bergamo solo per partecipare a questa cerimonia ed impiegare le lunghe ore di viaggio in treno a scrivere una poesia per celebrarne il ricordo. Decisamente straordinario è stato anche il  rievocarne a distanza di tanti anni i passi leggeri,  la voce ironica, l’atteggiamento fermo ma aperto al confronto da parte di chi, come Roberto Mignone, presidente del Comitato ex alunni del Tasso, pur non essendo stato suo alunno, lo vedeva e lo vede come maestro indimenticabile di vita, azione, pensiero o anche, come Michelina Tiglio (3°E 1964), emozionarsi ancora al suo ricordo con la stessa intensità di una ragazza di 14 anni, innamorata, come tutte le sue compagne di classe, del suo professore per le grandi doti di umanità e calore, oltre che cultura, o ancora come Patrizia De Felice (3°E 1972), la più piccola tra i suoi alunni, leggere con voce tremante di commozione un pensiero buttato giù con sofferto rimpianto per ringraziare il professore. Sono forse stati questi i momenti più intensi di una cerimonia in cui, all’ombra dei Gonfaloni della Provincia di Salerno, del Comune di Salerno e di quello di Solofra i rappresentanti di tutta la società civile hanno voluto ringraziare e rendere omaggio ad un uomo schivo, che ha vissuto con quieta  riservatezza anche i momenti più impegnativi di una vita intensa e pregna di interiorità ed intensa spiritualità. Così, tra l’intervento di Sergio De Martino, a nome di Salvatore Carfagna,  dirigente scolastico del prestigioso Liceo e le parole dei figli, Angelo e Rachele Grassi e della moglie, Nuccia Bottini che, prima di consegnare un assegno per una borsa di studio al miglior alunno del Liceo per l’a.s. 2012/13, ringraziano commossi e tutti i presenti per questa dimostrazione di stima ed affetto, il ricordo di quest’uomo prende man mano sempre più corpo e sostanza. Le attestazioni di rispetto e di apprezzamento dell’assessore Enzo Maraio che, per conto del sindaco Vincenzo De Luca, ha portato il saluto ed ringraziamento suo e della città per l’opera svolta da Michele Grassi in qualità di assessore alle Finanze e all’Assistenza, le parole del Presidente commissione cultura Franco Annunziata in rappresentanza del Presidente della Provincia Antonio Iannone  il quale ha elogiato la figura del professore avellinese dichiarando la sua ammirazione per un uomo che tanto, e con tanta rettitudine,  ha operato in tutti i campi della società civile, il ricordo di Mons. Marcello De Maio, delegato ad Omnia di S.E. Mons. Luigi Moretti Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Salerno, Campagna, Acerno che 40 anni fa aveva fatto parte del picchetto d’onore con cui alunni, professori, non docenti avevano voluto  onorare il loro professore la cui salma fu esposta in questa stessa Aula Magna, ne delineano ulteriormente la figura.

Un’altra sfaccettatura della ricca e multiforme attività culturale, politica ed umana di Michele Grassi trapela ancora sia dall’intervento di Elisabetta Barone, Presidente diocesano di Azione Cattolica che ha ricordato la fede profonda e l’azione incisiva e meritoria svolta dal suo predecessore, la cui intelligente  e fedele interpretazione del messaggio cristiano traspaiono ancora oggi dai suoi scritti, che dalle parole del nipote Vincenzo Grassi Ministro Plenipotenziario c/o Ministero degli Affari Esteri che ne esalta l’opera di fervido europeista fermamente convinto che la costruzione di un futuro libero e dignitoso per tutti passasse soltanto attraverso la collaborazione disinteressata tra i popoli in nome di un superiore interesse dello Stato inteso non come entità astratta ma come Bene comune.  L’attento pubblico presente alla cerimonia, condotta e moderata da Maria Pina Cirillo che, nel ricordare un uomo che amava essere e non apparire e viveva la vita come impegno etico ne ha messo in luce  i tesori di intelligenza ed integrità morale, ha poi ascoltato dapprima la testimonianza commossa di Michele Vignola Sindaco del Comune di Solofra che ne ha rivendicato con orgoglio la formazione e ha ricordato i primi passi della sua azione al servizio della cultura e della politica vissuta, fin dall’inizio come impegno sociale  e poi la bella lettera inviata da Carlo Berni,  sindaco di Bedonia, il piccolo paese del parmense che lo vide prima  protagonista della lotta partigiana e poi impegnato in primo piano nell’opera di ricostruzione materiale e spirituale del paese con la sua fattiva opera che portò alla nascita del Liceo “A. Oriani” che tanto fece per aiutare le nuove generazioni. Gli interventi di Elisa Cirillo che, in rappresentanza del Circolo Culturale “Athena” ne ha celebrato le doti di uomo di sapere ed apprezzato latinista e di Giovanna Scarsi, Presidente dei “Martedì letterari” che ne ha elogiato la saggezza e l’onestà intellettuale, hanno poi concluso la serata ed hanno confermato il valore di un uomo di cui ancora rifulge la lungimiranza ed il cui ricordo, a distanza di tempo, è ancora capace di emozionare e commuovere non soltanto quanti l’hanno conosciuto ma anche quanti, più giovani, apprezzandone l’opera ed il pensiero, ne hanno subito il fascino.

                                                                       Maria Pina Cirillo