Tutti pazzi per Monti

Angelo Cennamo

L’alone di mistero e di attesa messianica che aleggia intorno al coinvolgimento di Mario Monti nella prossima legislatura, è uno dei sintomi più significativi del degrado politico nel quale è sprofondato il nostro Paese da qualche anno a questa parte. Una degenerazione che sembra non avere fine e che non lascia margini a nessuna forma di ottimismo. Il professore, dopo essere stato nominato senatore a vita dal capo dello Stato, aveva ricevuto la delicata investitura tecnica per portare a compimento, sia pure con i necessari correttivi, il programma che Silvio Berlusconi e la Bce avevano concordato per allontanare l’Italia dalla crisi e dai suoi pericolosi avvitamenti. A distanza di un anno dalla sua nomina, però, tutti gli indicatori macroeconomici ( nessuno escluso), ci dicono che la missione affidata allo stimato economista non ha apportato alcun giovamento alla causa della Nazione, anzi ha finito per peggiorare l’impeggiorabile. Ciò nonostante, tutta quella vasta area politica che non si riconosce nei partiti della sinistra e nel suo sindacato di riferimento, che va da Casini al Pdl, passando per Fini, Giannino, Montezemolo, le Acli di Olivero, Bonanni e pezzi della Cisl, fino ad arrivare a Comunione e Liberazione, preme perchè il premier dimissionario si candidi alla sua guida per fronteggiare la gioiosa macchina da guerra di Bersani, data per vincente in tutti i sondaggi, oltre la soglia del 35%. Lo stesso Cavaliere, ovvero l’esecutore materiale della crisi di governo, dopo aver detto peste e corna dei tecnici e criticato i risultati conseguiti da Monti, con un’improvvisa (ed improvvida) inversione ad U sull’autostrada per Bruxelles, ha finito per sponsorizzare la figura del professore indicandolo come suo erede naturale nella leadership del centro destra. Insomma, il caos è totale, e qualunque analisi prospettica, anche la più fantasiosa, rischia di essere superata dalla continua e spasmodica evoluzione dei fatti. Ma le ambizioni dell’amatissimo tecnico, osannato dai banchieri e dagli eurocrati,  non sono apprezzate proprio da tutti. A storcere il naso pubblicamente per il suo  ritorno, stavolta in chiave politica ( oltre gli italiani, si intende) sono in due : Massimo D’Alema, che dalle colonne del Corsera ha giudicato l’eventuale discesa in campo del professore “moralmente discutibile” ( ma non disse, Baffino, la stessa cosa nè per Ciampi nè per Dini), e Giorgio Napolitano, per il quale la candidatura politica del bocconiano risulterebbe una sorta di tradimento del ruolo di terzietà che lui stesso gli aveva affidato appena un anno fa. Cosa deciderà Monti, lo sapremo tra poche ore. Non ci resta che attendere e desolarci. @angelo_cennamo

 

10 pensieri su “Tutti pazzi per Monti

  1. La cosa che non capisco è: perché Monti vuole partecipare per forza a questa competizione elettorale? Chi glielo fa fare?

  2. Aggiungerei un particolare non di poco conto : a Monti, dimissionario ma non sfiduciato dalle camere (secondo la Costituzione), dovrebbe essere riaffidato il mnadato di formare un nuovo governo.

  3. Mi sembra che ci sia pure un altro problema legale, cioè quello legato alla carica di senatore a vita.

  4. Quella gli impedisce di candidarsi direttamente. Ma l’operazione è più complicata, anzi è un vero pastrocchio.

  5. che il monti covi qualcosa lo fa suppore e sospettare il suo inatteso ottimismo su una imminente ripresa. è un promettere che non gli appartiene. che gli convenga ho i miei dubbi. tutto sommato è senatore a vita, ha rivestito un ruolo “super partes?”, è stimato internazionalmente insomma perchè mai dovrebbe comprommetersi in prima persona?
    quello che mi lascia un po così è la proposta, irricevibile (da rosa tatuata), che il piccoletto arcoreccio allupato e ‘ngrifato continua a fargli di giudare, sotto sua garanzia, i moderati verso una competizione contro la sinistra.
    se possa essere vincente questa scelta non lo so. forse si, forse no.
    però è evidente uno scoramento nelle armate della destra italica. la crisi di governo ha messo in difficoltà trovandoli impreparati, proprio coloro che l’hanno causata: che cosa buffa.
    in mezzo a quella confusione ha iniziato a fare cose incredibili:versacci, urla, peti, rutti e si veste da femmina, e canta etccc il nostro napoleone meneghino e più nessuno lo considera più lui esagera. non si può guardare nemmeno più la tv che ormai si parla solo si lui o c’è solo iddu!
    che brutta fine. io l’immaginavo dare fuoco al palazzo e distruggere tutto e tutti invece e un tramonto triste di un comico del cinema muto che pur invitandosi da tutte le parti gli rispondono alla jannacci: no, tu no!
    però non che abbiamo la memoria lunga possiamo anche considerare che a differenza dei suoi vecchi amici ammazzati dal loro popolo lui si consola, come al solito, con una poco più che ventenne.
    che gli faccia buon pro!

  6. Michele, però devi ammettere che arrivare ad andare in trasmissione da Santoro (quello di “Santoro, si contenga!”) è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. 🙂

    Angelo, non capisco l’ambizione di Monti: potrebbe fare tutt’altro, anche il presidente della Repubblica, dato che lo spazio tra poco ci sarà. Ma anche avere incarichi internazionali di qualche rilievo, data la stima di cui gode. A conti fatti, quello che potrebbe causare è che al voto si “pareggi”, con esiti a questo punto drammatici, perché ancora una volta ci si troverebbe in una situazione di instabilità. Questo incaponirsi a oltranza contro ogni legge scritta o non scritta non lo capisco. Forse gli piace il ruolo e non si aspettava che qualcuno glielo avrebbe tolto così presto? Era certo di fare un Monti Bis? Ma non si era parlato di un mandato a termine? Mi ricorda tanto Andreotti e la battuta sul potere che logora chi non ce l’ha.

  7. Le ambizioni di Monti le conosce solo Monti. Lo scenario è ancora molto incerto : la triplice di Bersani, Vendola e Camusso ha la maggioranza alla camera ( stando ai rilevamenti di oggi), ma al senato forse no; Monti sta raccogliendo pezzi di prima Repubblica (leggo di Mastella, Fini, Buttiglione, Pisanu…..) per fare non si sa cosa. Magari potrebbe allearsi col PD, ma il governo non arriverebbe a Pasqua. Il pupillo di Michele, nonostante tutto, si da’da fare e i sondaggi cominciano a dargli ragione. Io non lo darei per morto.

  8. Angelo, il problema è grosso perché il PD+SEL (che poi SEL ha un numero di elettori a dir poco esiguo e ha un accordo col PD che stabilisce che le decisioni in coalizione vengono prese a maggioranza) potrebbero prendere molto di più di questo centro moderato guidato da Monti. Il mio sospetto è questo: il PD prenderà un consistente numero di voti (non oltre quello previsto dai sondaggi) e il centro montiano, se le cose rimangono quelle attuali, non farà un grande exploit, dati anche i nomi che vengono proposti, che sono i soliti nomi e finiranno danneggiati da se stessi e dalla campagna di Grillo e dei suoi (indeboliti e frastornati, ma tutt’altro che morti).

    Permanendo così la situazione, a marzo:
    1. Napolitano esce di scena;
    2. si forma un governicchio CentroSinistra+CentroExMontiano guidato da Bersani;
    3. qualcuno trova a quel punto il modo di far eleggere Monti al posto di Napolitano (da notare che Monti non partecipa direttamente alla campagna elettorale);
    4. Bersani lascia la segreteria del PD a Pippo Civati;
    5. Renzi, che è entrato nel direttivo del PD giorni fa, ha un incarico politico di rilievo;

    Tutti gli altri scenari sono anche peggiori di questo, dato che si va verso una frammentazione tremenda, con piccoli partitini e movimenti che disperdono voti, ma che possono anche coalizzarsi nuovamente a convenienza dopo le elezioni.

  9. Ricostruzione molto suggestiva. Non ci credo. Monti non accetterà mai di fare il secondo di Bersani, e se scende in campo da “premier”, non può uscire dal campo in veste di presidente della Repubblica ( come dicono a Napoli : gli tirerebbero i cuppitielli).
    Berlusconi potrebbe prendere più voti dell’area di Monti. Se così fosse, Bersani non prende il senato e finisce in pareggio.

  10. Non volevo suggestionarti, parola mia. 🙂 Però, se il PD+SEL dovessero prendere il 30% (dico un numero a caso) e la coalizione-per-Monti dovesse prendere il 10 (sempre buttato a caso), cosa giustificherebbe (politicamente) Monti come premier? Gli dovrebbero dare un premio di consolazione. E poi questi che campagna potrebbero fare? Come potrebbero farsi passare per qualcosa di diverso dagli spremitori-del-popolo che sono oramai nell’immaginario di tutti?

    In realtà, almeno da quanto capisco, Monti non scende in campo come premier, o comunque non alla maniera di Berlusconi: c’è qualcuno (Fini, Casini, altri moderati associati) che fa campagna elettorale per lui, usa il suo nome (lui ne concede l’uso) e spinge per farlo presidente del consiglio. In quest’ottica, non si capisce più nemmeno il senso della partecipazione di Tabacci alle primarie del PD. Chi rimane fuori da tutto questo? Quelli che tanto moderati (salvo rari casi, tipo Crosetto, che non capisco cosa ci faccia con La Russa e la Meloni) non sono mai stati: gli ex-“falchi del PDL”, La Russa, Grillo, la Lega, Storace. Tu dici che questi (Grillo escluso), messi assieme possono prendere più voti di Monti? Molti del PDL (vedi Frattini e altri) sono per Monti, quindi il PDL è fratturato tra montiani, pidiellini fedeli a Berlusconi e cani sciolti che mettono su altri partiti. Riusciranno a mettere su una coalizione di destra competitiva? Berlusconi, quando avrà finito di andare a tutte le trasmissioni che esistono, comincerà a bussare ai citofoni? 😉

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