Salute: Cisl, salute mentale, La Quiete in crisi
“ O riordino o smantellamento irreversibile di tutto il settore. Abbiamo chiesto un incontro al manager Squillante poiché lo riteniamo un interlocutore valido ed attento che da subito ha accettato con coraggio la sfida del cambiamento necessario nell’affrontare le dinamiche del comparto sanitario, atteso che da oltre un decennio il settore sia pubblico che privato è stato attaccato da scellerate interpretazioni normative, che non hanno tenuto in debita considerazione i bisogni fondamentali delle persone affette da patologie psichiatriche. Riponiamo piena fiducia nelle capacità dell’attuale management dell’ASL Salerno anche se il tempo non è un buon alleato specie nei momenti di grave crisi che richiedono interventi strutturali decisi e decisivi. La metodologia da impostare per un programma concreto di ristrutturazione, dovrebbe fondersi sulla necessità di lavorare per progetti di intervento specifici e differenziati, sulla base della valutazione dei bisogni delle persone e l’implementazione di percorsi di cura che sappiano intercettare le attuali domande di salute, contribuendo ad innovare l’organizzazione dei servizi e le modalità di lavoro delle equipe, nonché a consolidare l’aggiornamento dei programmi clinici. Al di fuori di tali possibilità, certa è la scomparsa del diritto alla salute per quanti hanno bisogno di corretta modalità di cura a seguito della difficoltà di adeguarsi e di conformarsi alla presunta normalità della vita quotidiana.” (Pietro Antonacchio) “Siamo da cinque mesi senza stipendio e senza tredicesima, e in questa situazione non siamo soli. Ma il problema vero, oltre che economico e parzialmente risolvibile qualora ci si rende conto che alcune aree e specificità non possono essere accomunate alle altre poiché minori come entità e budget assegnati, è la continua mancata ricerca di percorsi integrati tendenti a costruire una filiera dei servizi psichiatrici che possa monitorare e seguire il paziente dalla crisi al rientro in comunità, attraverso un sistema intrecciato a rete, che riporti dignità a tutti gli attori coinvolti nel sistema, siano essi utenti che operatori. Speriamo che il nuovo piano per la salute mentale presentato in data 7 dicembre 2012 dal Ministero della Salute alla Conferenza unificata delle regioni possa a breve trovare immediata approvazione e rapida applicazione anche nel nostro territorio, atteso che lo stesso prevede ciò che come CISL FP andiamo dicendo da anni: presa in carico totale e personalizzazione delle cure. Per fare questo dobbiamo cominciare a mettere regole da far rispettare a tutti e in ogni struttura, per ripristinare trasparenza e legalità. Attualmente ci si accanisce solo e contro le case di cura, lasciando che in altre strutture regnino approssimazione e pressappochismo. ” (Antonio De Sio delegato CISL FP Casa di Cura La Quiete)