KUVUNA Raccogliere (nei campi)

Padre Oliviero Ferro
Dopo tanto lavorare, è il momento di raccogliere. Quanti giorni le mamme e i papà erano andati nei campi a lavorare. Quanta fatica, quante speranze per un futuro migliore. Ora era il momento più bello. Erano partiti molto presto con i sacchi per raccogliere il mais, la manioca, i fagioli, le arachidi. Dopo un viaggio massacrante sulle camionette,stipati come sardine, finalmente erano arrivati ai campi. Insieme avevano cominciato la raccolta, cantando felici per il frutto del loro lavoro. Poi, con i sacchi sulle spalle, si erano incamminati vero la grande strada in attesa di un taxi o una camionetta per ritornare a casa con il prezioso carico. Finalmente, qualcuno si avvicina. Si comincia a contrattare il prezzo del viaggio. Poi,, insieme ai sacchi, ci si butta sopra e il viaggio comincia. Ma qualcuno che sapeva che era l’epoca del raccolto, si era organizzato per avere la sua parte, senza faticare. E, come sempre, dietro ad una curva, spuntano i militari, i poliziotti. Fanno fermare la camionetta, puntando i fucili. Tutti devono scendere e dare un po’ di soldi. Chi rifiuta, avrà problemi. Li chiamano i “mange mille” (cioè coloro che mangiano mille franchi o più). Dopo aver ricevuto quello che chiedono, li lasciano andare, in attesa della prossima preda. E così per tutto il periodo del raccolto. Nessuno dei governanti fa niente per impedire questo furto organizzato. Anzi, lo incoraggiano, perché anche loro avranno la loro percentuale. E le mamme e i papà si rassegnano. Almeno qualcosa sono riusciti a portare a casa.  Non è quello che speravano, ma purtroppo le cose vanno così in Africa e a chi governa il mondo tutto ciò non interessa. Mica vanno a lavorare nei campi!