Museo del gelato emiliano
di Rita Occidente Lupo
Il gelato, alimento completo! In tanti a sostenerlo, unendo così, per i più golosi, l’utile calorico, al dilettevole del gusto! Oggi, non solo da degustare sotto il solleone. In vari gusti, da quello artigianale, a quello confezionato, il suo accesso ormai in ogni casa e sull’intero globo lo rende amato ad ogni età. Per questo, in Italia, un vero e proprio Museo a riguardo. Il primo, in Emilia Romagna, vicino Bologna, ad Anzola, con la storia del dolce freddo, dai primordi. Cinque grandi aree: dai pozzi di neve, al sorbetto (XII mill a.C. – XIII sec. d.C.), il gelato e la nascita di un nobile mestiere (XVI – XVIII sec), ascesa e diffusione mondiale (XIX – XX sec), dal ghiaccio e sale, alle nuove tecnologie (1900-1950), fino al doc dei nostri giorni. Un passo indietro, nel tempo, per ritrovarlo già tra i luculliani banchetti di corte, nei quali dessert doc, per onorare personaggi di spicco. Le ricette, le più disparate, anche se la curiosità ha allungato il cannocchiale all’Ottocento, esperendone una al tartufo, di Francesco Leonardi e due di pane, a fine Settecento. In quanto ai gusti poi, attraverso il tempo, tutt’altra storia!