SUKARI Zucchero
Padre Oliviero Ferro
A me è sempre piaciuto lo zucchero e le cose dolci. Per cui, quando bevo qualcosa di amaro, non è che mi piace tanto. In Africa siamo abituati allo zucchero di canna (canna da zucchero). La gente la coltiva e se la sgranocchia con gusto. Ne tagliano un pezzo e,strada facendo, con i denti, succhiano l’interno. Si vede che hanno i denti forti e robusti. A me sarebbero caduti già da un pezzo. E’ interessante vedere al mercato, dove la vendono. Ci sono in esposizione dei grandi pezzi. E chi la vuole comperare, a secondo dei soldi, se lo fa tagliare e comincia a lavorare con entusiasmo con i denti. Io, però, lo zucchero lo preferisco già pronto. Quando ti invitano a bere il the, accompagnato dalla banane fritte(con una spolverata di zucchero), un cucchiaino di quella p0olverina bianca (o bruna, se è di canna), mi fa molto piacere. Ma dopo che ho visto da dove viene e il lavoro di chi lo coltiva, allora mi faccio tante domande. Poi, in Camerun, ho saputo che anche lo zucchero viene contrabbandato da loschi individui. Non si sa cosa c’è in quei sacchi da cinquanta chili che vendono al mercato. E poi, con l’aumento dei prezzi, anche lo zucchero diventa una merce rara. E’ proprio vero che la dolcezza non si trova facilmente!