Salerno: Ance, l’edilizia scende in piazza
Un “Patto di Settore” aperto all’intera filiera delle costruzioni ma anche ai rappresentanti politici ed istituzionali del territorio, per condividere insieme percorsi ed obiettivi, arginare la crisi e riavviare la Crescita. È su questi temi che sabato 9 febbraio alle ore 10 presso l’hotel Mediterranea si svolgerà un incontro, organizzato dall’ANCE Salerno e dalle organizzazioni sindacali (Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil) per denunciare ancora una volta la grave crisi che ha messo in ginocchio il settore delle costruzioni e per illustrare le proposte per riavviare la crescita. «Le costruzioni – dichiara il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – sono da sempre considerate il settore essenziale anticiclico e trainante per lo sviluppo del Paese. La politica dell’Unione Europea ha ben chiara l’importanza del Settore ed il ruolo strategico sociale ed economico che esso può svolgere. Quello che stiamo vivendo è un momento decisivo e determinante per uscire dalla crisi, per cui con i sindacati abbiamo avviato una serie di iniziative per condividere obiettivi comuni tra le imprese del settore e dell’indotto ad esso collegato, ma anche con i professionisti, gli artigiani, l’Università, la Politica, le Istituzioni e le Pubbliche Amministrazioni». Di qui la proposta di un “Patto di Settore” che guardi alle peculiarità ed alle reali necessità strategiche del territorio. Un territorio diventa forte e competitivo se i governi locali, con unità di intenti, assumono, con concretezza, il ruolo che compete alla Politica, dando risposte serie e concrete alle richieste che pervengono da un intero comparto economico. «Lo sviluppo ed il benessere di un territorio – dice ancora il presidente Lombardi – non possono prescindere dal recupero e dalla riqualificazione del patrimonio architettonico e ambientale e da un organico e realistico programma infrastrutturale. Occorre lavorare organicamente per allentare i vincoli del Patto di Stabilità, per ovviare alle sempre più gravi difficoltà di accesso al credito, per realizzare una programmazione dei finanziamenti Europei per le annualità 2007-2013 e 2014-2020 ridefinendo, nel piu’ breve tempo possibile, una nuova strategia di sviluppo e rilancio del settore. È necessario ritrovare lo spirito che nel dopoguerra ha favorito la ricostruzione e il boom economico. Bisogna assolutamente evitare che altri posti di lavoro persi si trasformino in drammi familiari e sociali. Ci sono tante infrastrutture ferme – per una miriade di motivi – che possono essere subito cantierate ed assicurare in tal modo linfa vitale al settore. Ma bisogna lavorare, da subito, tutti insieme, affinché si torni a crescere e sperare, partendo proprio dall’edilizia. Perchè se muore l’edilizia, muore il Paese».