Napoli: Arcigay, presentazione Pochos, giochiamo per vincere, lottiamo per i nostri diritti
Ieri sera al Penguin Cafè vi è stata la presentazione ufficiale della prima squadra di calcetto gay del sud, evento importantissimo per la comunità LGBT (Lesbian, Gay, Bisex e Trans) partenopea. Il mondo dello sport, soprattutto in alcune particolari discipline come il calcio, resta uno dei settori della nostra società in cui razzismo, violenza(verbale e non), bullismo, sessismo ed intolleranza trovano ancora oggi ampia diffusione, negando a tantissime ragazze e tantissimi ragazzi una vera inclusione sociale. La presentazione di una squadra di calcetto gay non rappresenta assolutamete la volontà di auto-emarginarsi o peggio ancora creare una sorta di “apartheid”sportiva per gli omosessuali, ma la necessità di abbattere i muri di ipocrisia che pervadono la società italiana e che non permettono a tantissimi atleti omosessauli di poter vivere con pienezza ed orgoglio la propria passione sportiva. La squadra di calcetto gay “Pochos” è solo il primo passo, quello per rompere un muro, ma l’obiettivo vero è la piena integrazione delle persone gay, lesbiche e trans nella società e quindi nell’universo sport. Quanto successo ieri sera, frutto in parte di equivoci nelle comunicazioni, è, purtroppo, una testimonianza palese di come sia ancora difficilissimo poter fare coming out nel nostro Paese e quanto occorre poter lavorare in alcuni settori, come quello dello sport, per superare pregiudizi e discriminazioni. Per questo siamo ancora più convinti che la strada sia quella giusta, e rilanciamo, pronti per una grande iniziativa insieme ai giornalisti, ai tifosi, agli atleti. Un torneo o un triangolare da giocare in un grande stadio di Napoli, con il sostegno dell’amministrazione comunale. Un evento contro la violenza e l’omo/transfobia per far capire che Napoli è una città pronta ad una grande rivoluzione culturale e sociale e che la comunità LGBT partenopea è pronta a scendere in campo per vincere una battaglia pacifica e per rendere il nostro Paese più civile ed europeo.