Bracigliano: inaugurata strada sindaco De Angelis, testimonial sana politica
Cerimonia inaugurale in pompa magna, presso la casa comunale, per l’intitolazione nella toponomastica di un’arteria dedicata a “Salvatore De Angelis” sindaco storico della città. Dietro i banchi dell’Amminstrazione, accanto al sindaco Antonio Rescigno, che s’è mostrato palesemente lieto di poter salutare un omaggio ad un maestro che contribuì enormemente alla sua crescita etica e politica, l’on. Tino Iannuzzi, di casa nel Comune irnino, il sen. Michele Pinto, che ebbe sempre rapporti amicali con De Angelis, l’europarlamentare Pino Arlacchi e l’ assessore provinciale Pina Esposito. De Angelis, antica anima democratica, ereditò in pieno il messaggio sturziano, incarnandolo nella vita civica. Maestro elementare, cattolico, vicesindaco con l’amministrazione Donnarumma dal 1956 al 1964, primo cittadino nel 1970-1985 e nel 1988-1991. Appellato sindaco della ricostruzione, si distinse per le opere pubbliche realizzate: scuola materna nelle frazioni di Casale e San Nazario, scuola media, elementare in via Filzi, ampliamento del cimitero comunale, ampliamento e ammodernamento della pubblica illuminazione, Casa Comunale, complesso sportivo, rete fognaria, serbatoio dell’acqua in via San Michele e nuova rete idrica, cappella di Santa Lucia, strada per la vetta del Monte Ariella ed installazione della statua di San Francesco offerta da padre Sinforiano Basile, sistemazione e pavimentazione delle strade del territorio comunale, strada per i collegamenti tra le varie frazioni, strade interpoderali, ampliamento della sistemazione delle strade provinciali verso Mercato San Severino, Forino e Siano. Inoltre, grazie a ricerche storiche con P. Teofilo Maria Giordano, lo stemma del gonfalone comunale. Nominato nel 1963 “Cavaliere del Lavoro” dal Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni, non smarrì una profonda umiltà, che lo rese sempre amato ai suoi cittadini. Una politica di servizio, la sua, come rimarcato stasera sia da Iannuzzi, che da Pinto e che può ammaestrare le nuove generazioni, così in crisi nei confronti della politica odierna. In tanti stasera, pertanto, a volerne ricordare il tratto, riferendo anche aneddoti vissuti, come l’ex sindaco Ferdinando Albano ed il prof. Aldo Basile. Oltre agli affetti domestici, commossamente ricordati dal giovane nipote Salvatore junior, quelli di coloro che nutrirono profonda stima per la probità di un amministratiore alacre, sempre al passo coi tempi, nel pieno rispetto della dignità umana, giammai intrisa di compromessi! Come Moro, il cui fulgido esempio, stigmatizzato da Pinto, che ha omaggiato l’Amministrazione di tre cospie di una preziosa pubblicazione sulla vita del famoso statista.