Pensione per Ratzinger!
“Morto un Papa se ne fa un altro!” Quando vanno in pensione i Papi? Mai. Nel comune immaginario, l’uomo vestito di bianco, destinato a restare fino alla morte sul soglio pontificio. Così è se vi pare, direbbe Pirandello, ma anche i miscredenti del nostro tempo devono convenire che un Pontefice non si elegge ad un tiro di schioppo. Nè che si può dimettere come un politico qualunque, pur restando un capo di Stato! Di qui lo shock, quando la storia ha consegnato alla memoria ben 5 successori di Pietro, che avrebbero stoppato la loro cura pastorale! Ma, dell’era moderna, Ratzinger il primo! Le sue 86 primavere, la Chiesa sempre più pesante per dissidi interni e laicismo imperante, un carico per il quale occorre lena per poter amministrare. Di qui la sua decisione, che anche se ufficialmente comunicata in occasione del processo di santificazione di alcuni martiri, nell’aria da tempo, secondo molti. E subito, le profezie, come funghi: da quella di Malachia, a quella di Nostradamus, addirittura finita in una canzone a SaRemo anni addietro. Fino a chiusura di febbraio, dopo le elezioni politiche dunque, il soglio pontificio vacante e la successione alquanto ardua. La fumata bianca, nella stufa millenaria, che ultimamente sembrava piuttosto arrugginita, sul primo volo di rondini. In quanto alle motivazioni reali, al di là del gossip non solo mediatico, chi va al di là della lettera del Pontefice e legge pesanti fardelli che recentemente stanno rendendo sempre più difficile portare avanti la barca di Cristo e chi dice che anche le ultime dalla Chiesa francese abbiano contribuito ad affrettare la decisione. Dopo corvi e pedofilia, preti rinneganti il celibato e matrimoni omo, davvero Ratzinger, ch’è stato un uomo incarnato nel tempo, coniugando fede e teologia, applicata alla filosofia, ha dovuto non poco remare nella fede da trasmettere. Per lui, il caso di dire, che la pensione, nella tranquillità dello spirito, il meritato premio alle crociate pastorali, con il piglio deciso, ma conservatore, nel solco di Wojtyla!
Il “campione” della lotta alla dittatura del RELATIVISMO ha lasciato la Santa Chiesa Cattolica nello sgomento, nell’incertezza.
“Dalla CROCE non si scende”?
Una cosa ho potuto notare nei commenti a caldo dei tanti intervenuti sulle televisioni e sui giornali sovversivi: tanta comprensione benevolenza per la decisione del “PASTORE TEDESCO”.
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PONTI D’ORO AL NEMICO CHE FUGGE?????????????????
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spero che lo S.S.Santo possa illuminare chi ama la SUA CHIESA.
In questo momento drammatico per l’intera umanità, voglio unire la mia preghiera a tutti coloro CREDONO.
in bocca al lupo