Salerno: “A te che leggi dopo mezzanotte” per San Valentino ai Canottieri
Una serata intima, ma speciale, quella che la Fidapa ed il Soroptimist hanno voluto per San Valentino, presso il Circolo Canottieri, con la discussione sulla recente fatica letteraria del direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo “A te che leggi dopo mezzanotte”. Dopo i saluti delle presidenti dei rispettivi club associazionistici AnnaLuisa Giuliano e Rita Vitale Simbolo, il ricordo ai femminicidi, in una giornata che anche se rosa, ancora rimandante la violenza contro il gentil sesso. Di qui il diario- memoria della Lupo, che ha inteso ricucire l’aspetto più sentimentale e meno cruento, che avvolge la donna e le problematiche legate ai rapporti con l’altro sesso. In tema di cuore, il libro si presta ad un’attenta disamina su quelli che sono i moti sentimentali che ancora rendono spesso arduo “Il due cuori ed una capanna” così anelato ancora da tante, ma sempre più in via d’estinzione. Infatti “A te che leggi dopo mezzanotte“, quasi un canto nostalgico o un racconto di storie sentimentali che si perdono, si riannodano, si spezzano, si ricreano per continuare a vivere il sentimento che carica ogni essere umano. Infatti, nella prolusione critica di Corinne Galluzzo, più che mai emerso come mai come in questo tempo, la donna soffra “di nostalgie” più che mai, che la spingono a cercare rapporti virtuali, più che reali, per sfuggire ad una quotidianità che spesso rinnega i moti che si hanno in cuore. Il libro, anche stasera plaudito tra scrosciantio applausi, ha offerto anche l’assist alla consigliera comunale Pakj Memoli, d’aggiungere come le donne, mai come in questo contesto contemporaneo, siano chiamate ad essere partecipi alla vita sociale ed a dire la loro, senza rinnegare intelligenza ed intuito, nell’intergrasi con l’altro sesso. Donne che spesso soffrono la solitudine e che anche dopo mezzanotte, sfogano spesso nel cibo, i morsi dell’affettività. La Memoli ha anche ampiamente carrellato uomini e donne famosi, che hanno affrontato il tema della solitudine, riconoscendole quella matrice che l’accomuna ad entrambi i sessi. Inoltre, numerosi elogi alla Lupo, attenta e discreta nel tessere uno spaccato del nostro tempo, così preso da mille problemi, che rischiano di lasciare in ombra i mali dello spirito, che creano disagio e conflittualità alle donne, apparentemente appagate da un femminismo scalpitante, non esente da quelle doti prettamente muliebri, che ancora la rendono protagonista di rapporti sociali ed umani, in cui è il cuore, il cursore di molte scelte.