Salerno: Caritas, I^ Domenica di Quaresima
L’invito di Gesù all’inizio della Quaresima: con Lui nel deserto per vincere le tentazioni. L’invito del Santo Padre Benedetto XVI per la nostra Quaresima: Credere nella carità suscita carità «Abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16) Credere, conoscere, vivere, i verbi da coniugare in questo periodo. Il Verbo che diventa carne ci aiuti, attraverso la guida del Santo Padre e dei nostri Pastori, a vivere il tempo di Quaresima, come tempo di grazia e di amore. La Quaresima, nell’Anno della fede, offre a ogni cristiano, a ogni uomo e donna di buona volontà, una preziosa occasione per meditare sul rapporto tra fede e carità: tra il credere in Dio, nel Dio di Gesù Cristo, e l’amore, che è frutto dell’azione dello Spirito Santo e ci guida in un cammino di dedizione verso Dio e verso gli altri. La Quaresima ci invita ad alimentare la fede attraverso un ascolto più attento e prolungato della Parola di Dio e la partecipazione ai Sacramenti, e, nello stesso tempo, a crescere nella carità, nell’amore verso Dio e verso il prossimo, anche attraverso le indicazioni concrete del digiuno, della penitenza e dell’elemosina. La Quaresima, è tempo per celebrare l’evento della Croce e della Risurrezione, nel quale l’Amore di Dio ha redento il mondo e illuminato la storia, sosteniamoci a vivere questo tempo prezioso ravvivando la fede in Gesù Cristo, per entrare nel suo stesso circuito di amore verso il Padre e verso ogni fratello e sorella che incontriamo nella nostra vita. La Quaresima offre al cristiano “la sfida” di confrontarsi con le sue tentazioni. A noi la scelta quaresimale di fidarsi di Dio e non del “Vitello d’oro” (che con molte alchimie ognuno ama costruirsi) e richiamare ognuno alla giustizia distributiva perché non accada anche a noi che avendo scelto il potere terreno un giorno “Lazzaro” diventi prova del nostro destino. Se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono (Isaia 58,10 – 11). La carità pastorale è sempre capacità e prontezza nell’accogliere tutti, e innanzitutto chi ne ha più bisogno. Doniamo pane o viveri per i più poveri. Proponiamoci un gesto di totale disinteresse. Quest’anno sarà chiesto alla nostra comunità, a ogni uomo e donna di buona volontà di farsi carico di un gesto di grande accoglienza: la Costruzione della casa di accoglienza “Madre Teresa di Calcutta”. Luogo dove ognuno potrà spezzare il pane Eucaristico e Il Pane della Carità.