Salerno: Caritas, II^ Domenica di Quaresima

 “ Insieme nella luce” E’ la luce della preghiera che trasforma la nostra vita e ci fa assomigliare di più a Gesù.  La fede come risposta all’amore di Dio. Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto. «Abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16). Siccome Dio  ci  ha  amati  per  primo  (cfr  1 Gv  4,10),  l’amore  adesso  non è  più  solo  un ”comandamento”, ma è  la  risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci viene  incontro» (Deus caritas est, 1). La  fede, è  la  personale  adesione  alla  rivelazione  dell’amore  gratuito  e «appassionato» che Dio ha per noi e che si manifesta pienamente in Gesù Cristo. L’incontro con Dio Amore che chiama in causa non solo  il cuore, ma anche l’intelletto: “Il riconoscimento del Dio vivente è una via verso l’amore, e il sì della nostra volontà alla sua unisce  intelletto, volontà e sentimento nell’atto  totalizzante dell’amore”. Questo però  è  un  processo  che  rimane  continuamente  in  cammino:  l’amore  non  è  mai “concluso” e completato» (ibid., 17). Da qui deriva per  tutti  i cristiani e, in particolare, per gli «operatori della carità», la necessità della fede, di quell’«incontro con Dio in Cristo  che  susciti  in  loro  l’amore  e  apra  il  loro  animo  all’altro.  Il  cristiano  è  una persona conquistata dall’amore di Cristo e perciò, mosso da  quest’amore – «caritas Christi urget nos» (2 Cor 5,14) –, è aperto in modo profondo e concreto all’amore per il prossimo (cfr  ibid., 33). Tale atteggiamento nasce anzitutto dalla coscienza di essere amati, perdonati, addirittura serviti dal Signore, che si china a  lavare  i piedi degli Apostoli e offre Se stesso sulla croce per attirare l’umanità nell’amore di Dio.  «La  fede  ci mostra  il  Dio  che  ha  dato  il  suo  Figlio  per  noi  e  suscita  così  in  noi  la vittoriosa certezza che è proprio vero: Dio è amore!  …  La  fede, che prende coscienza dell’amore  di Dio  rivelatosi  nel  cuore  trafitto  di Gesù  sulla  croce,  suscita  a  sua  volta l’amore. Esso è la luce – in fondo l’unica – che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire» (ibid., 39). Tutto ciò ci fa capire come il principale atteggiamento distintivo dei cristiani sia proprio «l’amore  fondato sulla  fede e da essa plasmato» (ibid., 7).  Guardare  meglio  come…,  chi  visse,  aiutata  dalla  fede,  guardando  sempre  oltre  le diversità,  le  barriere,  gli  orizzonti  terreni  e  poi   morire  “uccisa”,  insieme  a  un  padre  di famiglia musulmano, che cercò di difenderla sussurrando “perdono, perdono, perdono”. Due  persone  dalle  culture  e  dalle  religioni  diverse  che  si  sono  incontrate  nella condivisione dell’amore per i più deboli per pregare. 

 

 

 

 

 

 

 

Insegnami a guardare meglio in me stesso: 

– per vivere come Tu sei vissuto 

– per pregare come Tu hai pregato 

– per amare come tu hai amato. 

 

Anch’io m’impegno a seguire Gesù per salire sul monte della preghiera, la

salita è difficile e faticosa, ma sulla vetta anch’io sono insieme a Lui nella

luce.  Ecco  la  forza della preghiera: anche nei momenti più difficili  e bui  sono

certo che posso farmi avvolgere dalla luce dell’amore di Dio.