Roma: Giustizia, Cirielli “Inaccettabile politicamente manifestazione piazza, riforme insieme magistrati”
«È assurdo credere di poter risolvere il difficile rapporto che si è creato negli ultimi vent’anni tra politica e magistratura addirittura scendendo in piazza, su vicende dei singoli. Berlusconi, per quanto autorevole, è un cittadino uguale agli altri davanti alla legge. Fermo restando la libertà e il diritto di manifestare, è inaccettabile pensare di farlo contro un’Istituzione. Non è giusto, non appartiene alla cultura legalista del centrodestra». Lo dichiara Edmondo Cirielli, deputato di “Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale”.«Una forza politica vera – continua – propone e approva le riforme. Non affronta i problemi sulla base di casi personali. In questi anni il PdL ha avuto i numeri per poterlo fare e non lo ha fatto». «È necessaria una riforma seria della giustizia – aggiunge Cirielli – ma non si può immaginare di farla controla Magistratura, Istituzione fondamentale per difendere lo Stato di diritto. Il problema va affrontato e risolto in Parlamento con le riforme che, però, vanno fatte insieme ai magistrati e non contro di essi». «Peraltro, senza voler entrare nel merito della vicenda che non conosco – conclude Cirielli – è apprezzabile che la Magistratura napoletana abbia affrontato la questione dopo le elezioni, proprio per non turbarle».
Non è la magistratura a perseguitare berlusconi. è silvio berlusconi che forse continua a commettere reati e quindi continua ad essere indagato. La lettera sull’IMU, il favoreggiamento della prostituzione, i diritti TV e molti altre azioni che forse non erano legali hanno comportato nei suoi confronti indagini della magistratura che ha il dovere di indagare. Ad esempio se un cittadino commette un reato e viene indagato e il giorno dopo commette un altro reato a suo carico si aprirà un altra indagine, e se costui continua a commettere reati, alla stessa maniera si apriranno altre indagini della magistratura. Ma questo non è un cittadino che è perseguitato dalla magistratura, è un cittadino che forse delinque. La manifestazione contro un Organo dello Stato come la Giustizia e i magistrati non dovrebbe essere permessa, poiché non si possono cambiare le regole che non vogliamo rispettare. Quando gli italiani si accorgeranno di essere sfruttati non per i loro interessi ma per gli interessi altrui? I processi non riguardano tutti i cittadini ma soltanto un cittadino che deve essere considerato uguale a tutti gli altri. “La legge è uguale per tutti” come c’è scritto nelle aule di tribunale e senza eccezioni come si vorrebbe fare oggi. Non cambiamo questa frase in “La legge è uguale per tutti ad esclusione di Silvio Berlusconi”.