Salerno: coordinamento campano associazioni comparto socio – sanitario incontra Squillante

I rappresentanti delle più importanti strutture residenziali (RSA) e semiresidenziali (centri diurni) salernitane che assistono le persone anziane, con disabilità e con dipendenze scettici sui risultati del Tavolo regionale relativo all’istituto della compartecipazione al costo delle prestazioni socio – sanitarie, hanno sollecitato un incontro al Prefetto di Salerno, all’Assessore Provinciale alle Politiche Sociali, in qualità di coordinatore degli ambiti territoriali, e al Direttore generale dell’ASL Salerno. Le strutture socio – sanitarie confermano l’impossibilità di recuperare i crediti dai comuni e ribadiscono che i servizi sono al collasso e nell’impossibilità di assicurare la continuità assistenziale e i livelli occupazionali. La vicenda se non fosse drammatica sarebbe grottesca poiché è palese la défaillance del sistema sociosanitario e l’incapacità dei comuni di interagire con i distretti sanitari. La Regione peraltro non ha ancora trasferito alle ASL le quote sociali relative agli anni 2010 e 2011 e agli ambiti le quote relative al 2012 sebbene i fondi disponibili. Il Direttore dell’ASL Squillante, consapevole che la chiusura delle RSA e dei Centri diurni priverebbe l’ASL Salerno della possibilità di assistere le persone più deboli e fragili della nostra comunità, ha prontamente e per primo convocato il Coordinamento delle Associazioni che hanno sottolineato come le strutture stiano fallendo per troppi crediti. Tra l’altro il dr. Squillante ha annunciato che i fondi regionali destinati all’ASL Salerno per l’anno 2012 sono stati ridotti a consuntivo di oltre 14 milioni di euro. Riduzione confermata nel bilancio preventivo del 2013. Salvatore Parisi portavoce regionale del Coordinamento ed Antonio Gambardella, coordinatore regionale dell’Aspat, hanno dato atto al dott. Squillante di aver garantito la puntualità dei pagamenti della quota sanitaria, ma, allo stesso tempo, hanno manifestato vive preoccupazioni per il futuro considerato l’evidente difficoltá di cassa che inevitabilmente si manifesterá nei prossimi mesi a causa dei tagli previsti dal Decreto n. 19. Parisi denuncia inoltre la squilibrata ripartizione da parte della Regione Camania del finanziamento statale della spesa sanitaria regionale per l’esercizio 2012. “Sul BURC del 25 febbraio è stato pubblicato il decreto del Commissario ad acta n. 19 del 18 febbraio nel quale, rispetto al bilancio 2012, si assegnano alla provincia di Salerno 14 milioni e 423mila euro in meno mentre all’ASL Na1 164milioni e 666mila euro in più. Con quale criterio? Quale metodo? Tra l’altro la provincia di Salerno esprime una densità maggiore rispetto a quel comprensorio partenopeo. Esiste forse un diritto alla salute di serie A e una di serie B?”.  Il Presidente Parisi ed il Coordinatore Gambardella, inoltre, hanno rappresentato al Direttore che tra le altre criticità vi è l’impossibilità di reclamare i crediti poiché le procedure autorizzative utilizzate dall’Asl e dai Comuni non sono conformi alla normativa regionale. Squillante nel garantire il suo impegno affinché la scarsità delle risorse non ricada sulla qualità delle prestazioni rese ai cittadini salernitani, ha immediatamente dato impulso ad un gruppo di lavoro finalizzato al riallineamento in tutti i distretti sanitari delle procedure relative alle prestazioni socio-sanitarie.