Nella Salernitana Guazzo e Gustavo sprecano, il Pontedera approfitta

 Maurizio Grillo

La Salernitana è affetta da “pareggite” interna. Secondo pari consecutivo tra le mura amiche con medesimo risultato: 1-1. Con l’Hinterreggio il punto venne conquistato in rimonta, stavolta i granata si sono fatti beffare al fotofinish da un bel sinistro a giro di Di Noia, lasciato colpevolmente troppo solo al limite dell’area di rigore. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso. I granata hanno da recriminare per non avere chiuso anzitempo la pratica: gridano vendetta le occasioni clamorosamente sprecate da Guazzo e Gustavo sull’1-0 in proprio favore. E come spesso accade nel calcio, alla fine succede sempre che un gol mancato si tramuti in un gol subito. Il modo in cui il Pontedera è arrivato al pari lascia l’amaro in bocca, ma non si può dire nulla contro la compagine allenata da Indiani. I toscani hanno meritato il risultato raccolto e si avvicinano sempre di più ad una promozione che nessuno avrebbe pronosticato ai nastri di partenza del campionato. Buona prova per Dazzi. Il numero uno granata si è reso protagonista di due interventi prodigiosi su conclusioni di Remedi e Vettori, mentre è incolpevole in occasione del gol subito. Il pacchetto arretrato granata ha offerto una prova sufficiente nel complesso. La cerniera difensiva ha impedito ad Arrighini di muoversi liberamente e ciò ha permesso, però, a Grassi, il migliore dei suoi, di fare il bello ed il cattivo tempo giocando in posizione arretrata in linea di galleggiamento tra centrocampo e difesa granata. Prova insufficiente per i due esterni in mediana Chirieletti e Piva, incapaci di offrire un adeguato supporto alla manovra e di effettuare cross dal fondo degni di tal nome. Prova sottotono anche per Perpetuini, in debito d’ossigeno da un po’ di settimane. Il metronomo del centrocampo oggi è parso spesso impreciso negli appoggi, probabilmente dovrebbe rifiatare un po’, avendo tirato la carretta a lungo nel corso del campionato. Chi non vuole proprio saperne di tirare il fiato e sembra avere due mantici al posto dei polmoni è Mancini, il migliore in campo dei suoi per giocate, abnegazione, sacrificio e sforzo atletico. Capua, dopo un avvio titubante, ha preso dimestichezza con il ritmo della gara con il passare del tempo, ma Perrone ha deciso di sostituirlo a metà ripresa con Zampa, non giudicabile. In avanti Ginestra ha il solo merito d’avere segnato il gol del momentaneo vantaggio. Il Cobra, al quattordicesimo gol stagionale, scavalca Guazzo in classifica cannonieri, ma sembra anche lui pagare alcuni acciacchi fisici. Il Ginestra delle ultime settimane non è più l’attaccante in grande spolvero ammirato nei primi mesi del campionato: emblematica anche l’azione del gol segnato quando ha anche rischiato di farsi recuperare palla nonostante avesse tanti metri di vantaggio rispetto al proprio diretto marcatore prima di battere il portiere avversario con una conclusione da calcetto insaccatasi nell’angolino destro. Guazzo ha firmato l’assist per il gol di Ginestra, ma ha la pecca, alla pari di Gustavo, d’avere sprecato un match ball colossale per chiudere la gara e consegnare la vittoria ai propri compagni. La Salernitana sembra essere un po’ alla canna del gas: dopo una rincorsa impressionante ed una serie incredibile di risultati utili consecutivi, i granata stanno mordendo il freno da quattro domeniche a questa parte. Il digiuno da vittoria dura ormai dalla partita interna vinta contro il Vigor Lamezia per 3-0.  La Perrone band sembrava avere in pugno la vittoria del campionato. Ora le cose si sono complicate un po’, anche se il vantaggio sulla zona play off è rimasto inalterato a quota 10 punti. Sarebbe un peccato dilapidare questo vantaggio perché tale evenienza assumerebbe i contorni di un harakiri. Curiosità finale: così come all’andata la Salernitana aveva acciuffato il pari in extremis, allo stesso modo il Pontedera ha raccolto il pari quest’oggi all’Arechi. Chi di spada ferisce, di spada perisce.