Salerno: PD, scioglimento del Consiglio Provinciale
Senza nessun effetto pratico la dichiarazione di scioglimento del Consiglio Provinciale di Napoli, ex art. 53 dlgs 18/8/2000 n. 267, rispetto alla procedura seguita da Ministero in riferimento al mancato scioglimento della Provincia di Salerno. L’art. 53 comma 1 del T.U.E.L., infatti prevede che il Consiglio e la Giunta provinciale Napoletana rimangono in carica fino alla elezione del nuovo Consiglio e del nuovo Presidente, stabilendo che fino alle predette elezioni il Vicepresidente continui a svolgere le funzioni di Presidente. Nel caso della Provincia di Salerno, il ricorso attivato dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che non incide in alcun modo sulla procedura politico/amministrativa di decadenza, porterebbe, in caso di accoglimento, ad un risultato completamente diverso, rispetto alla prorogatio di fatto degli organi innanzi richiamati; le ipotesi sono due: o Cirielli torna a svolgere le funzioni di Presidente, dimettendosi da parlamentare o nel caso inverso dovrà rassegnare le dimissioni da Presidente per mantenere l’incarico di parlamentare. In tale seconda eventualità si procederebbe allo scioglimento del Consiglio provinciale ed alla contestuale nomina di un Commissario Prefettizio, per la gestione ordinaria dell’Ente con il conseguente dissolvimento di tutti gli organi elettivi. A margine della questione, sulla quale abbiamo chiedo un urgente riscontro del Ministero dell’Interno, è il caso di sottolineare, al di là degli aspetti puramente formali, come si è consentito ed ancora si consente nel nostro Paese, di aggirare con artifizi pseudo giuridici, l’applicazione delle norme e l’attuazione di regole di democrazia certe ed uguali per tutti, continuando ad ingenerare nei cittadini la sfiducia nei confronti della politica e delle istituzioni.