Scafati: Fdi, Falcone e Cirillo «Gli avversari politici si confrontano su programmi non su privato»

Ancora al centro del dibattito politico tra il sindaco di Scafati Angelo Pasqualino Aliberti e Fdi, il progetto della media struttura di vendita richiesta dal consorzio Investire Futuro. Se l’argomento, oggi, è al vaglio del Tribunale Amministrativo Regionale, il sindaco Aliberti ha proposto un consiglio comunale “urgente” e “ad hoc”, in cui la “sua” maggioranza dovrebbe astenersi dal giudizio, per lasciare l’ultima parola alle opposizioni. Una “proposta inammissibile” per il capogruppo di Fdi Mariano Falcone che dichiara : «Proporre un consiglio comunale “ad hoc” per discutere del centro commerciale di Investire Futuro è a dir poco strumentale a meno di due mesi dalle elezioni ed è segno della volontà di dare un’impronta personalistica ad una campagna elettorale che, di contro, dovrebbe tener fuori le vicende private e battere sui programmi per la città. Sarebbe opportuno confrontarsi sui progetti anziché declassare la politica ad una battaglia ad personam. Fermo restando che sulla questione, confidiamo in quella che sarà la sentenza del Tar, qualora Aliberti volesse convocare il consiglio comunale è bene che anche la sua maggioranza si assuma le dovute responsabilità. Da capogruppo di Fdi, io voterei “contro” perché convinto che qualsiasi centro commerciale danneggerebbe l’economia cittadina gravando ulteriormente sugli esercenti locali». Poi, il consigliere di Fdi, Giuseppe Cirillo, incalza : «Aliberti è fuori tempo e, ora, a pochi giorni dalla presentazione delle liste vuole addirittura strumentalizzare l’intera assise cittadina per le sue battaglie personali. Ma facciamo un passo indietro. Già due anni fa, la giunta Aliberti decise di portare l’argomento in consiglio comunale per avere il parere dell’assise. Tuttavia, da allora, Aliberti è stato sordo e solo ora, in vista della campagna elettorale, si è ricordato dell’assise cittadina con il mero intento di strumentalizzare la vicenda. È bene invece che sia la futura amministrazione ad affrontare l’argomento in attesa della sentenza del Tar. Tuttavia ci sorprende che anche il presidente del consiglio Andrea Inserra si presti alle manovre del burattinaio Aliberti : dal “presidente”, ci saremmo aspettati maggiore serietà nella valutazione della scelta degli argomenti da porre al vaglio dell’assise senza favorire sperpero di denaro pubblico».