San Pio testimonial di fede nella povertà, non d’oro!
Nell’anno della fede, segni di fede! Che il sacro, ad un passo dalla terra, senza restare etereo! Un bagno di commozione plaude ogni domenica l’Angelus di Papa Bergoglio, novello Francesco, nella Chiesa di peccatori del nostro tempo. Testimonianza, che la Santità per tutti, sempre più urgente per drizzare la rotta della salvezza. In tale ottica, il Santo del nostro tempo, Padre Pio da Pietrelcina, a San Giovanni Rotondo, attenderà i pellegrini che dal 1 giugno si recheranno sul Gargano, per la Sua ostensione permanente. Tempo addietro, 2008-2009- dopo l’esumazione delle spoglie, un anno nella cripta permise a tanti di recarsi supplici dinanzi all’ urna in cristallo. Acceso il dibattito sulla ricostruzione del corpo, sul silicone adottato per ricomporre i lineamenti del viso. A tanto rumors per la nuova Chiesa, quella che tra tanto oro, donato dai fedeli in 20 anni, porta la firma di Renzo Piano, ma che ha creato solo polemiche, per la ricchezza ostentata. Per quello smarrito spirito francescano, che invece San Pio issò; per quell’umiltà a capo chino, che lo fece andar sempre obbediente nel mondo. Lo sfarzo, disdicevole: San Pio l’avrebbe biasimato! Di tale avviso, tutti: a nessuno piace quella sorta di cattedrale faraonica, che anche se votata alla supercapienza, mortifica l’essenza francescana, con la vistosità architettonica. Altro che San Damiano diroccata, con un Cristo affumigato! Ma nell’anno della fede, deciso che le spoglie di San Pio, in esposizione permanente, nell’urna di vetro, come quelle di Santa Chiara e di Santa Rita, debbano giacere lì. Dopo il ditirambo dialogico, ma anche istituzionale, San Pio resterà laddove non avrebbe scelto d’esser. Lui, che non volle nemmeno esser sepolto sul pavimento, ma sotto terra, innalzato agli ori degli altari! Che senza dubbio ha guadagnato per l’eroismo della Santità, ma che proprio per tale essenza, richiedono altri spaccati: quelli della vecchia cripta, dove i fedeli avvezzi a supplicarlo, al di là della cancellata in ferro, in silenzio. Dove anche Wojtyla sostò. Nell’anno della fede, opere, gridano le azioni di Papa Francesco: rinunzia all’opulenza, partendo dalla mozzetta, scarpe, alloggio. I segni, per la fede, importanti! Invece, a San Giovanni Rotondo, ben pensato di non ascoltare le proteste e dare a San Pio una dimora, decisamente non agognata. In tal modo si spera anche d’incrementare quel turismo religioso, recentemente scemato, a discapito dei numerosi alberghi, che avevano investito copiosamente nel settore. Probabilmente la mancanza della spiritualità, detrattrice di tale crisi! Il raccoglimento di un tempo, nella vecchia chiesetta, la recita serale del Santo Rosario anche con Fra Modestino, anima eletta, che tenne il Crocefisso di Padre Pio, benedicendo i pellegrini in cerca di guida spirituale e di preghiere, rimpianti da chi, a San Giovanni Rotondo, trasferito o vissuto dalla nascita. Da chi, conosciuto il Santo, ne ha ricevuto il polso dell’autentica spiritualità, senza fronzoli…e soprattutto senza superbo lusso!