I Saveriani a Salerno
“Sorgerà nella Salerno alta(al Masso della Signora) l’Istituto Saveriano. L’Arcivescovo Mons.Moscato impartirà la benedizione ai presenti alla simbolica cerimonia”. Così si leggeva nelle pagine de “Il Mattino”, nella corrispondenza del 5 maggio 1960. E proseguiva “I Saveriani sono a Salerno dal 1947,quando acquistarono una casetta,proprio in cima a via Tasso,sotto il Canalone ove la vecchia strada s’innesta in via Spinosa e via Fusandola, tutti luoghi che richiamano eventi tristi ai Salernitani che non possono dimenticare la tremenda alluvione del ’54,in occasione della quale i Saveriani pure si erano prodigati con tanta abnegazione,specie nella persona del tanto ricordato padre Franco Teodori…Domenica 8 maggio,su un terreno che aspetta da qualche anno ormai, si metterà la prima pietra di una nuova Casa. La località è alla Calcedonia,nei pressi dell’autorimessa della Sita,qualche centinaio di metri più in su verso la montagna. La cerimonia avrà inizio alle ore 11 onde poter consentire ai fedeli di ritornare nelle loro chiese per la supplica alla Madonna di Pompei”. Così scriveva il giornalista. E da quel giorno tante cose sono avvenute in questa Casa. Ormai siamo a 53 anni di vita. Non dimentichiamo che i Saveriani erano giunti in Campania alla fine del 1930, a Massa di Vallo della Lucania. Centinaia di ragazzi hanno vissuto una parte della loro vita in questa Casa di Salerno. Alcuni sono diventati anche Missionari. Da Mons.Moscato,passando per mons.Grimaldi,mons.Pollio,mons.Pierro e ora mons.Moretti, c’è stata collaborazione nell’animazione missionaria della Diocesi e non solo. Le cose da ricordare sarebbero tante e i ringraziamenti ancora di più. Ci piace,per non dimenticare, che il 26 ottobre del 1954, ci fu a Salerno il Congresso Nazionale Missionario a cui anche i Saveriani diedero la loro collaborazione. E tra quelli che erano presenti e che collaborarono attivamente, vi fu anche l’attuale Card.Renato Raffaele Martino,salernitano doc. Ora i Missionari continuano il loro lavoro, sia nell’animazione missionaria che in quella interculturale(Mostre),oltre all’incoraggiamento per tanti giovani e laici che vogliono pensare in grande, vivere la novità del Vangelo, portandolo,come ci ricorda il Papa, con entusiasmo fino ai confini del mondo.