Santa Maria La Carità: Circolo De Filippo “Emozioni in poesia”
Il personale scolastico, gli alunni e i genitori del Circolo Didattico “Eduardo De Filippo” di S. Maria La Carità (NA) e poeti dilettanti a cura di: Maria Ruocco, docente sc. Primaria Vincenzo D’Aniello, dirigente scolastico” Emozioni in Poesia”. Hanno collaborato: Gargiulo Raffaele, papà di Carmine- Sicignano Tina, mamma di Carmine- Celoro Luigia, docente in pensione- Naclerio Rosalia, docente in pensione Cuomo Giovanna, docente in pensione- Capuano Rosario, dir. scol. in pensione. Patrocinio Comune di S. MARIA LA CARITÁ (NA) Presentazione: Salutiamo con soddisfazione la pubblicazione della 7ª edizione del premio di poesia “Carmine Gargiulo” che vede ampliata la raccolta perché le poesie pubblicate sono circa quattrocentocinquanta. Ancora una volta il fascino della poesia ha coinvolto numerosi alunni e genitori. Ma cos’è la poesia? Di certo è l’incontro di due emozioni: di chi la scrive e di chi la legge. Il pedagogista Giuseppe Lombardo Radice diceva che i fanciulli possono essere destati alla vita del sentimento dalla poesia … che la fata Poesia reca musica di parole e suoni … Quindi la poesia è dentro di noi quando sappiamo esprimere un’emozione: quando sappiamo cogliere il mistero di Dio e della vita, i valori dell’amicizia e dell’amore, lo scorrere delle stagioni, la forza della natura, il fascino del bello che ci circonda, i sentimenti più contrastanti della nostra umanità …Tutti questi temi hanno saputo toccare i nostri piccoli e grandi autori, riuscendo a stupire prima se stessi poi la Commissione valutatrice, che spesso si è trovata in difficoltà per la scelta e ha dovuto attribuire numerosi ex aequo. A tutta la Commissione va il ringraziamento della nostra scuola. Ringraziamo quindi tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa raccolta di poesie. Ringraziamo di vero cuore:
• gli alunni, i docenti, i genitori e i poeti dilettanti
• tutte le scuole partecipanti
• il Collegio dei docenti e il Consiglio di Circolo
• il sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale
• la docente referente Ruocco Maria
• la dott.ssa Carmen Matarazzo, mecenate della poesia a livello distrettuale, che ha accettato di presentare il libro nella manifestazione finale
• il grande sponsor “L’Igiene Urbana srl” di S. Antonio Abate e tutti gli “amici sponsor” per la loro generosità. S. Maria la Carità, maggio 2013
DOTT. VINCENZO D’ANIELLO Dirigente scolastico
Pensieri di una Mamma:
Ed eccomi di nuovo qua a scrivere i miei pensieri, a ciò che è della mia vita. Otto lunghi anni trascorsi da quando lui è andato via. A volte qualcuno riferendosi alla sua scomparsa mi dice: con quello che hai passato !! Ogni volta puntualizzo: con quello che passo, perché non è passato, non passerà mai Mi sembra che tanto sia cambiato, ma anche il contrario che tutto è uguale; il tempo può consumarsi ma dentro rimane tutto uguale, tutto congelato. L’aiuto? No, non c’è stato anzi sì, forse da parte di Dio o da parte di lui, Carmine, sicuramente vicino a me. Oggi mi meraviglio, di com’ero e di come sono diventata, più forte sicuramente, meno fragile. Leggere storie di persone che hanno vissuto la mia stessa ‘diversità’ perché mi sento diversa, ha permesso di esternare, di esprimere i miei stati d’animo, i pensieri, la sofferenza, la confusione e di scoprire altri simili a me. Con il tempo, il rapporto con il dolore per la perdita
di un figlio non muta, non cambia, ci si abitua, s’ impara a portarlo con sé : è il peso che è diverso, sembra più sopportabile, si trasforma in un peso che ti porti sempre dietro, è tremendo, ma è quello che hai al posto di tuo figlio e allora lo tieni sempre con te, non se ne va mai. Non so trovare un aggettivo che definisce lo stato di una mamma che ha perso un figlio; c’è chi è orfano, chi è vedova io sono un essere bizzarro, non merito nemmeno una citazione nel vocabolario. La morte di un figlio a qualsiasi età e da qualsiasi circostanza sia dipesa, è uno dei colpi più crudeli che la vita può infliggere. È difficile portare avanti la vita quotidiana. Anche quelli che una volta erano dei ricordi felici, ora mi procurano solo dolore. Mi sono abbandonata al pianto, a raccontare la sua storia tante volte, a vivere la mia solitudine perché mi sono sentita sola, ho dovuto affrontare la depressione, quel senso di vuoto e di smarrimento. Poi ti rendi conto che devi andare avanti per il bene degli altri figli, per me stessa e per il figlio che è andato via. Restano tanti interrogativi, continue domande senza risposte, provi rabbia contro tutto e tutti, non accetti la sua perdita, pensi che prima o poi ritornerà. Dio mi ha tolto Carmine, ma mi ha dato anche la gioia di essere stata la sua mamma per dieci anni. A volte penso che una persona muore se muore il suo ricordo; il mio volerti tenere sempre in vita vicino a me, forse qualcuno non riesce a capirlo, ma quando il dolore è grande devi fare qualcosa per questa persona che si è tanto amato. Tenerti in vita attraverso questo libro di poesie per me è importante, fare qualcosa per te, Carmine, per non farti dimenticare, mi fa sentire meglio. Io non potrò mai dimenticare il mio bambino: lui sarà sempre nel mio cuore e nei ricordi di chi l’ha conosciuto.
La tua mamma
Prefazione: Siamo giunti oramai alla 7a pubblicazione di questo libro che raccoglie espressioni in poesia degli alunni, genitori, il personale della scuola e i poeti dilettanti e mette in rete numerose scuole del territorio. Il concorso dedicato alla memoria del piccolo Carmine Gargiulo, voluto fortemente dalla famiglia Gargiulo, è un momento di condivisione di pensieri ed emozioni che con la poesia rimangono nel tempo, rappresentando così la cultura di un popolo, che con la poesia si esprime in una delle sue forme più elevate. In qualità di presidente del Consiglio di Circolo sono onorato di manifestare la mia approvazione per questa iniziativa che è diventata un momento di crescita forte per il Nostro Circolo Didattico; voglio ringraziare a nome di tutto il Consiglio tutti coloro che hanno reso possibile la pubblicazione del libro offrendo il proprio contributo: la famiglia Gargiulo, il Dirigente scolastico Vincenzo D’Aniello, il Sindaco dott. Francesco Cascone e tutta l’Amministrazione comunale.
Il presidente del Consiglio Prof. LeopoLdo ElefanteL’ARCOBALENO
Se vuoi una festa di colori
l’arcobaleno è uno dei migliori
appare nel ciel con sette colori.
A guardarlo è una meraviglia
e una gran gioia ti piglia.
Dopo un po’ va via,
ma lascia tanta allegria,
anche perché
il brutto tempo più non c’è.
Antonella Bottaro
II CaPPeLLa BISI
(1° premio – classe II)
AL MIO PAPÀ
Papà sei per me la cosa più cara che ho,
un papà buono;
sei del cielo grandioso dono.
Quando ho paura la sera nel letto,
mi basta stringerti forte al mio petto.
Quando al lavoro lontano vai,
il mio cuore di piangere non smette mai.
Per me tu sei fenomenale,
sei più grande di un generale.
Se giochi e stai con me,
io mi sento un grande re.
Ogni sera ti dò un bacino,
(1° premio – classe III) da quel piccolo telefonino.
Quando torni da lontano,
il mio cuore è un aeroplano;
ti abbraccio forte con amore,
sei per me il più bel f ore.
Filomena Madonna III e
II C. d. “G. Giampaglia”- Ercolano
IL PUPAZZO DI NEVE
Un pupazzo si divertiva
mentre giocava con tutti i bambini,
già da lontano li sentiva arrivare
intanto la neve i giardini imbiancava.
Lasciato da solo era molto triste
pensava sempre a cose meste.
Voleva qualcuno con cui parlare
ma nessuno lo stava ad ascoltare.
La realtà, purtroppo, era questa:
lui tanto amore voleva donare,
ma era solo neve da modellare.
Giovanni Ferraro IV C
(1° premio – classe IV)
IL MARE
Guardo il mare,
di un colore verde smeraldo,
con le onde che
si infrangono sulle rocce.
Più in là, all’orizzonte,
questo mare diventa
sempre più blu,
f no a confondersi
con l’azzurro del cielo.
Com’è bello ascoltare
la sinfonia del mare!
E’ quasi come ascoltare
la voce di una mamma.
A questo mare affido
i miei pensieri
sognando che esaudisca
i miei desideri.
Alessandro D’Auria V B
Capoluogo
L’ANZIANO
I tuoi occhi sono stanchi,
ma hanno ancora
voglia di vivere,
hanno affrontato
mille difficoltà!
Hai bisogno di coccole …
Vuoi stare in compagnia
per allontanare
la malinconia.
Sei come un libro
sempre pronto
a raccontarti …
E tu fermati, ascoltalo!
Così anche tu un giorno
avrai da raccontare.
Francesco Pio D’Antuono V a
I.C. “E. ForZatI” S. A. Abate Plesso
BuonConsiglio
(1° premio – classe V – ex aequo) (1° premio – classe V – ex aequo) MITICO ZIO
In una terra dell’Africa scura,
con tanti problemi e un’altra cultura,
in questa terra baciata dal sole
dove la gente è di un altro colore
c’è un francescano vestito di nero,
con tanti progetti e tanti pensieri.
Aveva una vita da ragazzo “normale”
con tanti sogni da realizzare,
aveva amore da donare e una donna da sposare,
forse un f glio da poter cullare.
Ma il Signore lo chiamò e un saio lui indossò.
Un giorno Gesù lo prese per mano
e lo condusse in un posto lontano,
in quella terra bisognosa d’amore
dove ogni cosa ha un altro sapore.
Negli occhi di quei bambini ritrova l’amore
e quel sogno di paternità ora si avvererà.
Alcuni son f gli senza papà
e con tanto amore li accoglierà.
Quel fraticello vestito di nero
combatte il male come un guerriero:
la sua arma è la preghiera,
il suo scudo è il suo Gesù
che gli prende la mano e non lo lascia più.
Il suo nome è Alfonso Maria
ed è sacerdote per il suo buon Dio.
Rimanendo per sempre il mio
MITICO ZIO!!
Leonardo Mascolo V e
C. d. “a. de CUrtIS” S.A.Abate
(1° premio – classe V – ex aequo)
PROFONDA MAGIA
È un’esplosione di luce
e in un attimo tutto ti piace.
La guardi, la annusi, la senti …
la sua vita ti porti dentro.
Ti guarda, ti gioisce
e senti che già ti capisce.
Basta un attimo, un’attenzione
e il suo amore per te diventa subito devozione.
Con il suo canto ti cullerà
con i suoi baci ti sveglierà, con i silenzi ti capirà
e per tutta la vita
indietro …
mai nulla ti chiederà.
Flora d’Auria
Mamma dI GIovanni Ferraro IV C
Capoluogo (1° premio – genitori)
ROSA
Dolce profumo
roseo colore
regalo d’amore.
Pianta spinosa
tanto gioiosa,
nuovo bocciolo
spesso non solo.
Fiore del cuore
f ore sognato goccia d’amore
in mezzo a quel prato.
CristIna Palomba I I
I.C.e. Borrelli S. M. La CarItà
(1° premio – ex aequo poeti dilettanti ‘NA LANTERNA …
Castellammare, che peccat’ …
‘na lanterna ‘mman’ ‘e cicat’!!
Me ne so’ annamurat
da quando so’ nat’ e da quando so’ nat’
l’hannno fernut’ ‘e inguaià’!
Castellammare di Stabia, che bella città,
ce stanno ‘o mare e ‘a muntagna e se po’ respirà!
Ce sta l’acqua che se beve
e cura pure ‘e malatie, ma … che malinconia
… quasi nisciuno ‘o sape, e chi lo sa,
nun ce vo venì a se curà,
pecchè se piglia paura d’a gente ‘e ‘sta città!
‘A maggior parte e nuje è brava gente, pe carità,
ma … purtroppo nun ce curamm’
d’e grazie arregalatece d’a natura
e lassamm’ ca sta splendida città,
ca putesse essere ‘nu puzz’ d’oro per ognuno ‘ e nuje,
se fernesce ‘e scarrupà!!
Castellammare di Stabia,
la città dove vivo e sono nato
… che peccat’ …
è proprio ‘na lanterna … ‘mman ‘e cicat!!
Paolo Calvanico (1° premio – ex aequo poeti dilettanti)
bellissima iniziativa, quest’anno i testi sono stai bellissimi