Fisciano: Giunta approva delibera per aderire Rete Sindaci Comuni ATO 3 con relativo Protocollo intesa per sottrarre gestione servizio idrico GORI spa
Tramite una delibera di giunta, il Comune di Fisciano è tra i primi ad aver approvato il Protocollo di Intesa per l’Adesione alla Rete dei Sindaci dei Comuni dell’ATO 3 per la gestione pubblica del servizio idrico integrato. Il documento istituzionale segue l’intenzione, ferma e decisa, di riportare la gestione del servizio idrico nelle competenze degli enti locali per sottrarlo alla Gori spa, che attualmente controlla l’erogazione dell’acqua pubblica eseguendo anche lavori di manutenzione alla rete di distribuzione ai privati. Di questo se ne è parlato alcune settimane fa presso l’aula consiliare del Comune di Roccapiemonte, dove una quindicina di sindaci e rappresentanti di enti locali appartenenti all’Ato 3 Ambito Sarnese – Vesuviano, si sono incontrati, una seconda volta, per discutere della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato all’Ato 3. Oltre al Comune di Fisciano, rappresentato dall’assessore al bilancio, Franco Gioia, hanno partecipato i Comuni di Terzigno, Siano, Pompei, San Giorgio a Cremano, Casalnuovo di Napoli, Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Corbara, San Marzano su Sarno e Angri. Nell’incontro è stata sottoscritta una bozza di Statuto per la costituzione del protocollo d’intesa sopra descritto che presenta i seguenti principali scopi:
1) confermare e sostenere il diritto umano all’acqua;
2) avviare un percorso concreto per un coordinamento dei sindaci sul territorio che si ponga l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato attraverso la liquidazione della società GORI SPA e la costituzione di ambiti di gestione della risorsa idrica su scala intercomunale, che favoriscano una gestione efficiente, efficace e partecipata da parte degli enti e delle comunità locali del bene comune acqua;
3) Operare fin da subito, in attesa della costituzione formale del coordinamento, una verifica sugli atti emanati dal Commissario Straordinario nominato dalla Regione che all’oggi sostituisce nei Poteri l’assemblea dei sindaci di ATO3 Sarnese-Vesuviano, inoltrando allo stesso una richiesta di accesso agli atti
La delibera di giunta scaturisce dalla premessa che con l’emanazione della legge 36/94 si è avviato un profondo processo di riorganizzazione istituzionale ed industriale nell’assetto dei servizi pubblici di acquedotto, fognatura e depurazione, mediante il perseguimento dell’obiettivo della gestione integrata dell’intero ciclo dell’acqua. L’altro presupposto fondamentale è dato dal fatto che l’acqua costituisce un bene comune pubblico e patrimonio dell’umanità, e pertanto non può essere assoggettata a norme di mercato, essendo l’accesso ad essa universale, indivisibile e inalienabile. “Il provvedimento emesso dalla giunta comunale – ha affermato l’assessore Gioia – avvia, in maniera concreta, un percorso per consentire agli enti locali di riappropriarsi del servizio idrico nei propri territori di competenza”. “Tengo a precisare – continua Gioia – che il commissario straordinario dell’Ato 3, con un atto dello scorso 30 aprile ha deliberato un aumento del 13% sulla tariffa dell’acqua, per contrastare il quale, il Comune di Fisciano, ha già deciso di emettere una nuova delibera di giunta con la quale verranno presentate le dovute osservazioni che hanno come obiettivo quello di impedire questo incremento tributario improprio e illegittimo”. Il Comune di Fisciano è già da diversi anni che sta tentando di riportare la gestione del servizio idrico presso l’ente locale, in primis attraverso il diniego espresso sull’aumento delle tariffe idriche. In più di un’occasione, infatti, l’assessore Gioia si è opposto, con decisione, allo sconsiderato e ingiustificato incremento del tributo imposto dalla Gori.