Gesù Cristo secondo fonti storiche ebraiche e pagane- I parte

Carlo Di Pietro

 Al giorno d’oggisi rende sempre più necessaria la riscoperta della Vera Fede Cattolica, tanto che è addirittura “di moda” il disquisire finanche sulla figura storica di Gesù, sulla Sua reale esistenza, sulla Sua stessa vita e sul cardine che Egli è nella “trasformazione”, in positivo, anche dell’intero genere umano. Nella lettera ai Romani, Capitolo I, San Paolo enuncia la tesi “ E’ in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede” e successivamente ci presenta la logica correlazione fra la miscredenza, l’abbandono alle ingiustizie ed il giusto castigo presente e futuro, del corpo e dell’anima. Negare Gesù così come lo conosciamo secondo il santo Magistero della Chiesa, significa auto procurarsi il giusto castigo, sia in vita che dopo la morte. Si legge “In realtà l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato” … “essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa”.Da qui la condanna “Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna ehanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli.”Ammonimento. L’ammonimento attualissimo, l’uomo che “relativizza la Fede” che sposta il giusto culto in Dio nel culto dell’ “uomo che è dio”, “io faccio ciò che io ritengo giusto”, “la legge umana può decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato”, “il dogma è mutevole”, ecc… [dice] e finisce per perdersi nei meandri delle falsità, della menzogna, di certo ispirata dal maligno che, come sappiamo è “padre della menzogna”. Ne parlò già Gesù ai Giudei che, evocando un presunto “solo padre”, non Lo riconoscevano e volevano crocifiggerLo, come poi fecero.“… voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna” (Gv. VIII, 37 e succ.).Il demonio, che ottenebra le menti dei deboli in spirito, agisce, per permissione di Dio, su vari piani sono oggiche in eterno: si avrà quindi oggi la soggiacenza alla menzogna, alla carne,  domani la pena del danno, la pena del senso e si avranno le pene accessorie; scopo del demonio è oggicondurre alla miscredenza, all’abominio, al predominio delle passioni e del sentimento; egli vuol padroneggiare della vita che non gli appartiene, ma in visione futura egli ha lo scopo unico di “ottenere per noi l’Inferno”, la “giusta condanna” è questa la sua nefasta missione, poiché egli è “omicida sin dal principio”, conosce la debolezza della carne umana e, per permissione di Dio, ci tenta. Castighi e condanne. A cosa porta l’essere figli della menzogna, giacere sotto il potere del demonio, sotto l’egemonia di colui che è “omicida sin dal principio”, sempre San Paolo in Romani I fornisce nello stesso tempo descrizione precisa e profezia “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa”. Intelligenza depravata che parte dalla negazione di Dio o dall’indifferentismo, un “negazionismo” [del Sacrificio] ingiustificabile che oggigiorno addirittura spinge l’uomo anche a giustificare miseramente la turpe vita, adducendo le più incredibili teorie; da qui “Gesu’ non e’ esistito”, “e’ una invenzione della chiesa”, ecc … ecc … ecc … Scusanti inutili. Ma in Romani cap. II San Paolo spiega chiarissimamente che non è il non riconoscere Gesù che potrà mai scusare l’uomo per le sue “passioni depravate” e per la sua “vita di menzogna”, poiché“Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati” , legge che è presente“insita” nella natura umana anche del pagano o miscredente “Quando i pagani, che non hanno la legge[ignoranza invincibile n.d.a.], per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori [legge naturale N.d.A., cfr. Romani 1:32; 1Corinzi 5:1; 1Timoteo 5:8; Atti 28:2] come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo” [se rubo o se stupro, anche se dico “Gesu’ non esiste”, sempre ladro e stupratore sono e ne subirò le conseguenze]. Falsi profeti. In Matteo XXIV Cristo ci aiuta, ci spiega ciò che accadrà “Guardate che nessuno vi inganni” … “Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto.” Conoscere e riconoscere [col Battesimo] Gesù Cristo ci porta ad una missione che San Paolo ben spiega in Romani cap. VI “Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione”, mentre il non riconoscerLo e addirittura il negarNe l’esistenza annienta oggi e in eterno: “Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore”. Pazienza e speranza. Dominare istinti e passioni, sopportare tribolazioni e castighi, non cedere la demonio che porta alla disperazione, non perdere la speranza, non inimicarsi (casomai negando Gesù) i favori di Dio, poiché “… le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi” poiché “… tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno … ad essere conformi all’immagine del Figlio suo”. (Romani VIII:18; Rif. Mat 5:11,12; At 20:24; 2Co 4:17,18; Eb 11:25,26,35; 1P 1:6,7, Col 3:4; 2Te 1:7-12; 2:14; 1P 1:13; 4:13; 5:1; 1G 3:2) E sulle obiezioni di coloro che non vogliono comprendere la sofferenza e che quindi, sempre più spesso, negano addirittura Gesù poiché, dicono, “se Dio e’ buono come puo’ permettere il male … quindi dio o gesu’ non esistono”, San Paolo “ … Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole … Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi hai fatto così?». Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?” (Rm. Cap. IX) “Che diremo dunque? C’è forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente! Egli infatti dice a Mosè: «Userò misericordia con chi vorrò,e avrò pietà di chi vorrò averla».” (ibid.) Ottenere salvezza. “Ad essere conformi all’immagine del Figlio suo”, è questa la chiave per ottenere la Salvezza e per vivere in Grazia di Dio, vivere nell’amore perché “L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore” (Rm. Cap. XIII), ma sapendo che “Amerai il prossimo tuo come te stesso” riassume “il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento …” (ibid., 9). Conformi a Gesù, proprio come Egli fece quando bevve il calice amaro, accettando la volontà del Padre: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc. XXII,42), «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu» (Mc. XIV,36) Raccomandazione. Al Capitolo XVI di Romani troviamo uno degli ultimi avvertimenti di San Paolo “Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici”.