Sassomanìa…
Corsi e ricorsi storici della moda. Non solo nel look, ma soprattutto nelle abitudini. Quella di uccidere si ripropone sotto parvenza goliadica. Lanciar sassi, come tempo fa, da cavalcavia autostradali, con l’unico intento di…il dramma, proprio in questo. Quale scherzo può trincerarsi dietro quello minante la vita umana? Autoveicoli sfreccianti sull’asfalto, costretti ad andar fuori carreggiata, ad urtare altri, a perdere il controllo del mezzo di trasporto, in quanto colpiti sul parabrezza o alle fiancate, da sassi misteriosamente piombati violentemente contro la vettura. Autori, killer senza senso! Perchè non esiste mai un senso all’atto criminale. Oltre, ovviamente a quello della foga omicida, che scaturisce da motivazioni più o meno note: debite eccezioni a parte! Come appunto quella dei sassi: sport da discoboli? Gara alla distanza? Furia omicida, in quanto il lanciatore sa bene cosa produrrà! Indirizza volutamente il suo atto per uccidere, senza conoscere la vittima. Il dramma proprio qui: nella foga assassina, senza giustificazione alcuna. senza alcun movente, che non s’origini da quella smania di annientare, distruggere, eliminare. Barriere di sicurezza? Sistemi di videosorveglianza raddoppiati sulle grosse autostrade? Palliativi, per tamponare…solo palliativi all’umana follìa!