Salerno: Cisl, Piano zona Sa 1, rischio finanziamento regionale 3.300.000€
“A causa di continui litigi politici e di una scarsa sensibilità per i veri problemi delle famiglie e del territorio, i Comuni che rientrano nel Piano di Zona Salerno 1 corrono il rischio di perdere un finanziamento regionale pari 3.300.000 euro. La Cisl di Salerno fa, dunque, appello al buon senso di Amministratori e Sindaci affinché i fondi, giù stanziati e disponibili, vengano utilizzati per le esigenze di una zona del Salernitano ad alto pericolo di tenuta sociale”. Il segretario generale della Cisl di Salerno, Matteo Buono,. interviene sulla delicata vicenda dei fondi regionali, stanziati con Decreto da parte della Regione Campania, assegnati all’ambito Salerno 1, di cui è capofila il Comune di Scafati.“Al Sindaco Pasquale Aliberti”, prosegue Buono, “voglio ricordare la scadenza del 15 settembre prossimo venturo. E’ quella, infatti, la data entro la quale la Assemblea dei Comuni deve approvare il piano per l’utilizzo dei foni regionali. A tutt’oggi non è stata convocata alcuna riunione preliminare per la valutazione del programma di riparto dei fondi regionali. Quali sono le vere motivazioni che hanno fermato le procedure solo nell’Ambito in questione? Perché nelle altre zone della provincia di Salerno i progetti sono stati già discussi con le forze sindacali e presentati all’assemblea dei soci”.“Il timore della Cisl di Salerno”, continua il segretario generale, “è che ci siano motivazioni di carattere strumentale e politico a fermare il Piano per l’utilizzo dei fondi. Se questo fosse vero si tratterebbe di un gravissimo atto omissivo da parte dell’intera classe politica che pospone interessi partitici e personali a quelli di una popolazione alle prese con quotidiane difficoltà di affrontare problemi sociali ed ostacoli economici”.“La Cisl di Salerno”, conclude Matteo Buono, “auspica che, a breve, i vertici del Piano di Zona SA1 possano mettere da parte gli ostacoli che fin qui hanno determinato lo stop alla procedura per l’approvazione del Piano di riparto dei fondi, convocando le organizzazioni sindacali, così come avvenuto in tutti gli altri ambiti esistenti nel Salernitano”.