Aversa: appello di Mons. Spinillo “Chiamati a custodire la vita”
Rita Occidente Lupo
Già dal titolo, il messaggio chiaro ed efficace: tutela della vita sotto qualsiasi forma ed in qualsiasi direzione. A partire dalla salvaguardia ambientale, per cessare a quella dell’onestà in ogni campo. La recente lettera del Vescovo Angelo Spinillo, drizzata ai fratelli nella fede ed agli uomini di buona volontà, al termine d’un intenso anno d’attività pastorale. Incisivo l’alto prelato sulla riscoperta della Campania felix, nella quale purtroppo insistono “roghi tossici”, che minano l’incolumità comune. “Terra dei fuochi”, imbottita di fanghi tossici e veleni, come annotato da don Maurizio Patriciello, a rincarare la dose tumorale. Costantemente la voce consacrata ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica sul disastro ambientale, con serie ricadute nefaste sulla popolazione di una Regione mortificata da troppi problemi, minanti la legalità. Spinillo rammenta “Il bene comune”, portato sul tavolo europeo da rappresentanti che hanno preso a cuore le sorti campane. Il disastro ambientale, notevole, mina l’alimentazione. L’agricoltura in ginocchio salutare, pone in condizioni misere non solo il genere umano. “Il silenzio è spesso l’espressione di un vivere nell’indifferenza, nel disinteresse di ciò che non ci appartiene, per tutto ciò ch’è pubblico, ch’è il bene comune. Per troppo tempo abbiamo tacitamente approvato chi sempre agisce, con furbizia e con prepotenza, a proprio vantaggio ed a danno altrui”. L’invito, dunque, a non tacere sulla verità oggettiva, sotto gli occhi di tutti: il coraggio della denuncia, in ossequio all’onestà intellettuale e morale. L’incresciosa disoccupazione lavorativa, ancella della chiusura degli stabilimenti industriali, rincara la dose delle angosce. Recuperare anche il poco, indispensabile per guardare avanti ottimisticamente, incarnando le parole di Papa Francesco, il 5 giugno a Roma, in occasione della Giornata Mondiale dell’ambiente, che vide a colloquio la diocesi d’Aversa. Bergoglio insisitette sul consumismo, antitetico al risparmio. La cultura dell’usa e getta, così dilagante in alcuni spaccati sociali, a discapito di quella orfana del necessario per la sopravvivenza. Dal Vangelo, l’insegnamento per poter tesoreggiare dei beni avuti in dotazione nell’esistenza, guardando al Cristo, accogliente e samaritano. La lettera pastorale chiude col forte invito ad amare la terra, come Dio ama il Creato, rispettandola e tenendola pulita. Inoltre, con una partecipazione onesta alla bonifica dei siti inquinati “mettendo a disposizione della società quel denaro di cui impossessati con illecito trasporto e abbandono rifiuti ogggi causa di tanti mali.” Un monito, un incoraggiamento, una presa di coscienza, un invito: Spinillo si mostra pastore premuroso per il suo popolo, incarnando il messaggio salvifico non in un panorama virtuale, ma in una terra che implora giustizia, ferita da troppi mali, in attesa di un’agognata riscossa!