Roccadaspide: scongiurata chiusura ufficio postale
Dalle ultime vicende relative a Poste Italiane emerge l’ulteriore conferma che l’ufficio postale di località Fonte a Roccadaspide rimarrà aperto. Quello di Fonte era infatti uno degli uffici che inizialmente Poste Italiane aveva deciso di chiudere, adducendo spiegazioni inaccettabili. Le battaglie del comune di Roccadaspide e il ricorso presentato dal legale del comune avevano già sortito gli effetti sperati, stabilendo che la struttura sarebbe rimasta aperta a funzionante. Successivamente il comune, tramite l’avvocato Lorenzo Lentini, presentò ricorso al TAR, che lo accolse. La decisione di Poste Italiane avrebbe recato un grave danno per la popolazione residente e le attività della popolosa frazione, che conta oltre 1500 abitanti. Auricchio contestava anche la tesi di Poste Italiane che giustificava la scelta di chiusura dell’ufficio, ossia la distanza tra l’ufficio di Fonte e quello del capoluogo: per Poste Italiane sarebbe di soli 5,2 chilometri, ma in verità la distanza è di 10,4 chilometri: raggiungere l’ufficio del Capoluogo sarebbe motivo di disagio per i cittadini, specialmente quelli anziani, che sicuramente vivrebbero le maggiori difficoltà. Per tali ragioni, il sindaco decise di conferire l’incarico al legale di fiducia del comune per ricorrere al Tar, che ha accolto la richiesta almeno fino al 10 gennaio prossimo. Recentemente Poste Italiane S.p.A., che aveva presentato appello avverso la decisione del TAR di Salerno ma all’udienza del 27 agosto scorso ha rinunciato all’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza. Soddisfazione viene espressa dai cittadini e dal sindaco Auricchio: “Anche se la vicenda non può dirsi ancora definitivamente conclusa – afferma – possiamo rassicurare ancora una volta i cittadini che l’ufficio postale di Fonte non è stato mai chiuso e mai sarà chiuso”. “Noi di certo continueremo, se necessario, a dar battaglia a Poste Italiane qualora dovesse ritornare nuovamente all’attacco. Ma considerando come sono andate le cose finora escludo che Poste Italiane possa ripensarci e minacciare la funzionalità dell’ufficio postale”.