Eboli: il capogruppo Pd Vincenzo Rotondo replica ai Riformisti
Il Capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Rotondo intende replicare alle ultime basse accuse rivolte dal gruppo consiliare “Liberi e Riformisti”, apparse oggi sulla stampa locale: “E’ davvero triste dover constatare quanto in basso è caduto lo scontro politico. Oggi ho letto sui giornali una valanga di bugie, che giungono da parte di chi ormai è guidato soltanto dalla rabbia e dalla cattiveria. Non sanno più cosa inventare, hanno definitivamente scelto il terreno della vile calunnia e della diffamazione più bassa e becera. Per correttezza di informazione, serve fare alcune precisazioni: molte delle persone entrate nel mirino degli attacchi dei Riformisti offrono le proprie prestazioni professionali gratuitamente, mi riferisco ad esempio all’amministratore unico della Multiservizi, Sergio Antonini, e all’amministratore Unico della Eboli Patrimonio, Franco Siano, che hanno scelto di farsi carico della gestione di due società partecipate che presentano una situazione davvero delicata e complessa. E ancora bugie: la moglie del consigliere Marotta non lavora alla Multiservizi, è disoccupata; il consigliere Del Masto ha avuto l’incarico nel Consorzio Pip prima ancora della sua elezione. Ebbene, – prosegue il capogruppo Rotondo – devo dedurre che taluni personaggi proprio non riescono a rassegnarsi alla nullità a cui li ha ridotti la stessa città. Questi signori hanno spadroneggiato per decenni, intere famiglie hanno trovato impiego in ospedale ed in comune. Ora, l’unico carrozzone politico ed elettorale ancora nelle loro mani è una nota struttura sanitaria, finanziata dalla Regione Campania, dove fanno il bello e il cattivo tempo. In essa vengono assunti figli, nipoti, parenti e clienti ridotti a schiavi, costretti a mobilitarsi ad ogni congresso per garantire al padrone decaduto una misera platea per sentirsi ancora importante. Da che pulpito viene la predica – incalza Vincenzo Rotondo – il consigliere Marisei perché non ci parla piuttosto del suo incarico di direttore del “Costa Cilento”? Una nomina fiduciaria, una chiamata diretta per dirigere un progetto presentato alla Regione dal comune di Castellabate, capofila del Gruppo Azione Costiera. Non ci risulta sia stato pubblicato alcun bando per ricoprire tale incarico, resta da chiedersi come mai la scelta sia caduta proprio su di lui. I Riformisti – conclude il capogruppo Vincenzo Rotondo – che oggi, sorprendentemente, si ergono a moralisti, dimenticano troppo facilmente di essere stati gli artefici di una vera e propria invasione di cemento a ridosso di una ferrovia, in un’area della nostra città, Santa Cecilia, sulla quale per troppo tempo hanno detenuto la proprietà delle cose e delle persone”.