Santissimo nome di Maria
La Chiesa ha istituito delle feste speciali, nella sua liturgia, per onorare i santissimi nomi di Gesù e di Maria. La festa del Santissimo Nome di Maria che si festeggia il 12 settembre, fu istituita nel 1513 nella diocesi spagnola di Cuenca, poi temporaneamente soppressa, venne ripristinata dal papa e celebrata nel Regno di Napoli e a Milano. In seguito il papa Innocenzo XI, nel 1683, la trasformò in festività della Chiesa universale volendo così esprimere la sua riconoscenza alla Vergine per aver allontanato il pericolo dell’invasione mussulmana e aver ottenuto alla cristianità la vittoria sui turchi che avevano già assediato la città di Vienna. Un nome non è una cosa indifferente agli uomini, non è un semplice “flatus vocis”. Noi amiamo certi nomi perché piacciono a causa della loro eufonia .Noi amiamo certi nomi perché appartengono a degli esseri che ci sono cari. Il nostro affetto ingloba tutto, la persona ed il suo nome. Talvolta non distinguiamo l’uno dall’altro : è allora per noi un’unica realtà. Noi amiamo certi nomi per quello che significano. Gesù vuol dire Salvatore. Maria significa Regina o grande Signora e ricorda la bellezza e la grandiosità del mare. Bisogna confessare che tale nome si adatta alla perfezione alla Madre del Redentore. Legato alla sua persona, alla sua missione di Madre di Gesù, il Salvatore, il suo nome la designa in tutto lo splendore e l’irradiamento della sua funzione materna presso il Figlio di Dio, in tutta la prestigiosa gloria del suo trionfo in cielo, nella sua costante protezione e nella sua mediazione presso i cristiani, i suoi figli della terra, secondo San Giovanni, secondo anche la loro confidenza ed il loro culto tradizionale ed universale, incoraggiato dalle grazie ottenute ed il conforto provato presso la Madonna. Genitori cristiani hanno manifestato la loro devozione al nome di Maria, scegliendolo spessissimo come nome di battesimo per i loro figli. Vi è là un sentimento cristiano delicato, più espressivo della ricerca invece di nomi cosiddetti alla moda, soprattutto quando questa moda non si basa in niente sui santi canonizzati, che hanno portato questo nome, ma unicamente perché il divo o la diva del momento che ha successo nel campo della canzone o del cinema ha quel nome…. Ben facevano quindi i nostri vecchi parroci di una volta a non voler dare nomi non di santi ai bambini da battezzare. Il nostro ricorso al tuo nome, Dolce Vergine Maria, ha veramente, per noi credenti, un sapore spirituale del tutto particolare. Se “al nome di Gesù ogni ginocchio si deve piegare, in cielo, sulla terra e fin nell’inferno”, secondo l’espressione di San Paolo, al tuo nome, o Maria, ogni fronte umana deve inchinarsi ed ogni cuore non può che sussultare. La regola liturgica orientale dell’inchino della testa alla pronuncia delle parole di Gesù e di Maria, in tutti gli uffici liturgici, è la traduzione d’un grande rispetto e l’occasione d’un saluto ripetuto, che piace all’amicizia nelle relazioni umane come il movimento istintivo del bambino, che sorride a sua madre e che ripete frequentemente dei gesti di saluto della testa e della mano rivolte a lei. E le ultime parole d’una Santa Giovanna d’Arco acquistano veramente un senso di pienezza nella fede, nella speranza e nella carità quando, dal suo rogo, ella disse semplicemente, come il fanciullo che ritorna al Padre suo dei cieli : “Gesù, Maria”.