Nasce Alzheimer Salerno
E’ stato presentato questo pomeriggio presso la sede del Sisaf in Via La Carnale Alzheimer Salerno, uno spazio terapeutico dove le persone affette dalla patologia possono trovare servizi ed attività di contrasto al processo degenerativo tipico della malattia. Presenti, fra gli altri, il Dottor Pietro Siano, Responsabile della struttura di neuropsicologia clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni e Ruggi D’Aragona di Salerno e la responsabile del Centro Sisaf Patrizia Stasi. Si tratta di un programma rivolto a persone affette da Alzheimer o altre forme di demenza nella fase iniziale o intermedia ed alle loro famiglie. Gli obiettivi primari sono migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro cari; potenziare le abilità cognitive e sociali dei malati; offrire supporto nell’affrontare le difficoltà quotidiane prevenendo così l’isolamento delle famiglie. I malati saranno coinvolti in attività appositamente studiate sulle loro capacità e finalizzate al mantenimento delle abilità motorie, cognitive, e sociali attraverso attività laboratoriali, stimolazione cognitiva, terapia occupazionale, arte terapia, musicoterapia, psicomotricità e ginnastica dolce. Alle famiglie sono invece riservate consulenza ed orientamento su tematiche legate alla malattia, momenti di confronto e condivisione sulla base di esperienze personali per supportare e sostenere le persone vicine ai malati nella gestione del carico emotivo ed assistenziale. Tutto ciò è reso possibile dalla composizione di una equipe eterogenea composta da un neuropsichiatra, uno psicoterapeuta, un terapista della riabilitazione ed un operatore socio sanitario. Per accedere al programma è prevista una prima visita, previa prenotazione, durante la quale l’equipe valuterà l’inserimento in un gruppo omogeneo per difficoltà ed esigenze. Il servizio, che prevede una spesa minima a fronte del servizio offerto, è attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 presso la struttura di Via La Carnale. Nell’offerta è inserito anche il servizio di trasporto dei malati reso possibile grazie alla donazione di una famiglia salernitana che proprio recentemente ha perso un componente a causa dell’Alzheimer a dimostrazione della grande sensibilità del tessuto sociale che gravita attorno al Sisaf.