Cava de’ Tirreni: Città Unita, assalto alla Diligenza
C’era una volta un assessore -sceriffo delegato alla sicurezza, amato, odiato, temuto, apprezzato e criticato per i suoi metodi talvolta poco ortodossi, ma sempre legali ed efficaci per rendere una città sicura, tale da far dormire la popolazione con le porte aperte. In due anni e mezzo non un furto in appartamento, neppure in estate quando le case sono abbandonate e sguarnite di difesa. Oggi furti in casa, addirittura otto in una sola notte. I derubati, affranti e demoralizzati ,non denunziano neanche più i reati per paura, e sfiducia nelle istituzioni, per cui le forze dell’ordine non si allarmano e di conseguenza neppure il Prefetto, il quale invece di mandare più uomini e mezzi, destina altrove anche alcuni di quei pochi stanziati su Cava . Non amo fare allarmismo da becero populista che cavalca le tigri del facile consenso, e so che la criminalità, –specie quella micro,– che colpisce immediatamente la pelle dei cittadini si può combattere e debellare in poco tempo. Bisogna volerlo e occorrono uomini duri all’altezza della situazione che conoscono bene le dinamiche della criminalità e soprattutto delle bande organizzate, composte la maggior parte da delinquenti dell’est pericolosissimi, molto abili e acrobati del delitto, specie quello del furto in casa. La crisi che impera, la povertà affliggente e la fame spaventosa, non solo aguzzano l’ingegno, ma altresì fanno aumentare i delitti, specie quelli contro il patrimonio . Il furto in casa è un reato tra i più brutti, gravi, e dalle conseguenze imponderabili, tant’è che il legislatore ha inasprito le pene. Questo crimine spesso si può tramutare in rapina impropria e addirittura in omicidio, nel caso in cui il derubato improvvido ma giustificabile si oppone ai criminali che non esitano, da spietati e violenti quali sono ad usare persino le armi. Occorre una sinergia di tutte le forze dell’ordine pronte all’ unisono a collaborare. I vigili sono il primo baluardo, le prime vedette sul territorio , informatori per le altre forze dell’ordine militarizzate. Molto dovrebbero fare poi i cittadini, senza intervenire, ma avvisando quando notano movimenti strani e rumori sospetti. Il rigirarsi tra cuscini quando il furto riguarda il proprio vicino è deprecabile perché prima o poi toccherà anche ai saporiferi, dormienti, strafottenti, menefreghisti, sciocchi. Presto i ladri diventeranno rapinatori, costringendo coloro che hanno casseforti ad aprirle pena l’ aggressione alla persona Tolleranza sotto zero . Via dalla città tutti quelli che da forestieri vivono di delitto. Ospitalità massima per chi, invece, vive onestamente e civilmente, rispettando le nostre leggi e i nostri regolamenti. Questi e tant’altri sono gli umili consigli di un artigiano della sicurezza per fronteggiare un fenomeno sempre più allarmante e in avanzata crescita, che turba i sonni dei cavesi, terrorizzandoli, perché non v’è cosa più brutta di quella che colpisce la propria intimità, le proprie cose, la propria casa.
avv. Alfonso Senatore Presidente dell’ Associazione “CITTA’ UNITA”