Castel San Giorgio: I Festival Sagre Campane

Francesca Carrano

Se credevate che l’arrivo dell’autunno segnasse la fine delle manifestazioni gastronomiche estive per eccellenza, le sagre, ricredetevi! Dal 27 al 30 settembre si svolgerà, infatti, il Primo Festival delle Sagre Campane per una grande festa di fine estate. Presso piazza Nassiriya a Castel San Giorgio, su un’area di 10.000 mq di cui 500 mq coperti, si riproporranno, con le loro specialità gastronomiche, la Sagra della Lasagna, del Maialino e della Polpetta, la Sagra Medievale, do’ Vruoccolo Scupptiat e del Tartufo. Ad aderire anche il ristorante pizza Andrew’s e tanti altri. Momento d’incontro conviviale, di relax sotto il cielo stellato (ci si augura), si potrà degustare la rivisitazione di piatti tipici della tradizione. Tra tutti, la polpetta riproposta in sei stuzzicanti ricette: di carne, patate, melanzane, zucchine,  funghi, fritta, associata a tante altre specialità dolci e salate. La gastronomia on the road non perde mordente nel tempo e acquista sempre più consensi. Come mai questo successo delle sagre? Sarà la complicità dell’estate e la voglia di trascorrere serate piacevoli con musica dal vivo e balli popolari o forse la volontà di ritrovare tra gli stand amici emigrati che rientrano solo in estate, fatto sta che le sagre scandiscono l’estate. Prodotti tipici, piatti antichi, sapori della tradizione da degustare e che non cessano d’attrarre palati delicati o esigenti. Il Festival delle Sagre Campane non sarà però solo la Sagra delle Sagre, ma anche un momento per riflettere sull’ambiente e il territorio. Il 30 settembre, infatti, durante la kermesse gastronomica, si svolgerà anche il convegno “Trasformiamo i nostri Rifiuti in Energia”, a moderare il direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo. Parteciperanno politici ed amministratori locali che si confronteranno sul tema della tutela ambientale con  l’organizzatore Luigi Pergamo, presidente dell’ “Associazione Astrambiente” di Mercato S. Severino. Sapori e ambiente, relax e impegno sociale, un mix perfetto per promuovere il territorio e i suoi prodotti in tutte le salse e i colori (politici ovviamente).