San Cipriano Picentino: a Palazzo delle Culture giornata contro violenza donne

 “Giornata Mondiale Contro  La Violenza  Sulle Donne”, patrocinata dall’Università delle Tre Età, dal Comune e dalla Commissione Pari Opportunità, al Palazzo delle Culture e della Cittadinanza Umanitaria, con l’Università delle Tre Età di San Cipriano Picentino, la Commissione Comunale per le Pari Opportunità e il club  -Paestum “Città delle Rose”- International Inner Wheel “Insieme Rifettiamo…”. La manifestazione, condotta da Rita Occidente Lupo direttore del nostro quotidiano,  ha registrato un’attenta platea, che ha inteso soffermarsi sul ruolo della donna oggi, tra managerialità e femminicidi. In apertura, il direttore Lupo ha stigmatizzato la valenza che tale giornata ricopre da qualche anno, rammentando come ancora oggi esistano sacche di ghettizzazione nei confronti del pianeta rosa, che l’insanguinano. “Oggi, i femminicidi- ha aggiunto Anna Procida, Commissione Pari Opportunità– drizzano la guardia, destando scalpore e sgomento in chi ogni giorno segue attentamente l’evolversi di un fenomeo che, nella nostra era, lievita di giorno in giorno.” “E che ancora non concede tregua a chi, in nome dei diritti, ha speso la sua vita- ha rimarcato Eleonora Tortora, presidente Università delle Tre Età-. Infatti, dall’eroico sacrificio delle sorelle Milabar, pare che intorno alla donna, ancora accesi i toni di un dibattito, che la registrano protagonista di soprusi da parte di una certa mentalità maschilista, tuttora allignante. Tante, come attestato dalla sedia rossa che l’Inner Wheel ha addobbato in rosso, a ricordo del sangue, oggi lasciano un posto vuoto nella società con la loro assenza. “Una donna oggetto non più proponibile- ha punteggiato Consuelo Ascolese, presidente Commissione Pari Opportunità- giacchè la complementarietà dell’uomo, in termini di dignità e di diritti. Di qui l’appello affinchè la cultura dell’odio venga stemperata dalla consapevolezza che la donna faticosamente guadagna un ruolo in società, senza sbavature di sorta. Senza dover provocare gelosie e sensi d’inferiorità nel maschio, stimato sempre autorevole nel dettar leggi e nel gestire compiti.” Al termine, la proiezione della famosa pellicola di Alberto Sordi “Io e Caterina”, nella quale evidente come il ruolo robotizzato della donna, possa essere ad un primo acchitto agognato dall’uomo-padrone. Al termine,  un momento musicale  distensivo, grazie al Coro Gospel Daltrocanto