Bergoglio: fatti non chiacchiere!

 di Rita Occidente Lupo

La fede, senza le opere, sterile! Così l’apostolo San Giacomo, dettando un vademecum di bordo per la vita cristiana. Ed il Pontefice, l’espressione del Cristo, primo testimonial: almeno così dovrebbe essere! Ma nel tempo, il potere temporale ha finito per scardinare anche i pii propositi di quanti hanno calcato la tiara, senza imprimere al popolo credente, il sigillo di coerenza evangelica. Con Bergoglio, la marcia della carità, fin dai primi rintocchi dell’Habemus Papam. E non cessa il successore petrino, di meravigliare nel candore, analogo alla mantellina, porgendosi al popolo anche più lontano dalle piazze o dall’attesa a San Pietro per l’Angelus domenicale. Papa Francesco  incontro agli ultimi, nel nascondimento, bussando alla sensibilità del polacco Krajewski, 50 anni, elemosiniere. Col quale, in sintonia d’intenti, l’aiuto ai meno abbienti. Una carità a lunga gittata, dagl’immigrati a Lampedusa, ai clochards alla stazione Termini. Confondendosi con le tenebre, angelo della notte, soccorritore chi orfano del minimo per sopravvivere. Papa Francesco, novello Assisense, di nome e di fatto:  alle chiacchiere, fatti!

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